Con un duro comunicato a firma Deborah Lia, Rifondazione comunista prende le distanze dal metodo di costruzione della nuova coalizione di centrosinistra.

Si ritiene sbagliato non aver effettuato una valutazione politica dell’attuale amministrazione, elemento necessario per ricostruire un nuovo modo di governare che metta gli amministratori dalla parte dei cittadini e non dalla parte del sistema di potere consolidato”.

Il documento continua attaccando i due partiti maggiori, il Pd e Sel: “Avevamo chiesto che i partiti che davano vita all’amministrazione uscente proponessero dei temi e delle date sui quali costruire un dibattito pubblico e un confronto programmatico con i cittadini. Il centrosinistra e in particolare  il Pd e Sel, sempre più ingarbugliati in vicende interne, hanno preferito riunioni di tavoli dove più che mettere in discussione scelte sbagliate come le privatizzazioni, l’aumento del consumo di territorio e l’autoreferenzialità della politica, si sono preoccuopati delle primarie e del consolidamento della coalizione su basi di carattere politico. Rifondazione vuole proporre un modo nuovo di fare politica  sarà impegnata nella costruzione di un programma alternativo, che metterà i bisogni del cittadino e la partecipazione alle scelte come elemento caratterizzante della proposta politica per le prossime elezioni amministrative”.

La nuova coalizione comincia a perdere i pezzi? Sembrerebbe di si, e delle divisioni interne al Pd e Sel, evidentemente, se ne sono accorti anche quelli di Rifondazione che ora escono allo scoperto  e fanno capire che o si cambia strada o andranno per conto loro.