di Anna Duchini

Bella serata con Francesco Storelli e Simone Agostinelli all’insegna di letteratura e vino; filo conduttore la pazzia. Sia quella che ci obbliga a guardare dentro noi stessi sia quella che induce a produrre dei vini partendo da condizione inconsuete. La lettura di testi si è alternata alla presentazione di  tre eccentrici vignaioli con la degustazione dei loro prodotti  più stravaganti.

Francesco Storelli  ha letto pagine tratte da I palazzi e i pazzi dell’autore chiusino Ottiero Ottieri, poesie di Alda Merini  e altri brani su Tesla e Ligabue.

Simone Agostinelli ha presentato i vini: la Cicala del giglio di Bibi Graetz, il Chaos di Antonio Terni e il Kernos, l’ultima scommessa di Fabio Cenni, il produttore chiusino più affermato. 

L’evento a numero chiuso ha visto la presenza di un pubblico maggiore che si è dovuto accomodare ai margini della tenso struttua del chiostro di san Francesco gustando solo la parte letteraria. Quella enologica è stata riservata ai 60 fortunati ai tavoli, che  hanno dimostrato di apprezzare  anche le proposte dei sommelier.