di Luciano Fiorani

Ogni giorno una. Anche due. Ieri mattina è uscito l’articolo di Montebove seccamente smentito da Gisella Zazzaretta, nel pomeriggio circola un documento della coalizione di centrosinistra che spara a zero su Rifondazione, annuncia che la coalizione è coesa, che valuta “ottimo” il lavoro svolto dalla attuale amministrazione e che anche l’Italia dei valori è con loro.

Arriva anche a chiusnews, spedito da un tale Rossano de Regis che però non è contattabile. Dai primi riscontri che abbiamo fatto risulta un documento “farlocco” e non l’abbiamo pubblicato. Ieri sera Tele Idea però ne da notizia e oggi lo pubblicano sia La Nazione che il Corriere di Siena. E scoppia un altro caso.

Sel chiede al Pd che quello scritto venga smentito e chiede per questa sera un incontro urgente per discutere il fatto. Perchè se l’autore materiale della trovata è tuttora sconosciuto tutti guardano al Pd, o meglio a quella parte del Pd che in questi mesi di sciocchezze ne ha prodotte una dietro l’altra. Cosa si riprometteva il comunicato è chiaro; dare il benservito a Rifondazione che ha osato alzare la testa e accreditare al tempo stesso l’idea che per il resto tutto va a gonfie vele e la coalizione è appunto”coesa”e che anzi si è allargata all’Italia dei valori.

Una rappresentazione di fantasia perchè, come dicevamo, proprio ieri sera Sel nell’assemblea che ha chiuso il ciclo di iniziative per la definizione del programma ha ribadito che l’accordo è tutto da costruire e non è per nulla scontato, col clima che c’è in casa Pd. Il partito di Vendola si è mostrato sorpreso e irritato e pretende chiarimenti e smentite prima di riavviare il confronto con il Pd.

C’è una regia dietro queste pagliacciate? Forse, perchè puntano tutte nella stessa direzione. In ogni caso, il caos che regna in casa Pd  tra comunicati fasulli, lettere minatorie, annunci di candidati che non esistono, messaggi anonimi e giornaletti maldestri sta trasformando questa campagna elettorale in un carnevale anticipato.