di Anna Duchini

In una dichiarazione pubblicata ieri dal Corriere di Siena, Marco Ciarini conferma “I nostri contenuti sono irrinunciabili e hanno una precisa priorità: quello dello sviluppo di Chiusi e quindi il no secco alle ipotesi di nuove lottizzazioni in località di Querce al Pino che precluderebbero tutto il resto”

Tutta la confusione che si è creata in questi mesi di campagna elettorale ruota intorno alle questioni urbanistiche. E’ infatti su questa materia che i comuni hanno pieni poteri e sono messi costantemente sotto pressione da interessi di gruppi economici. Chiusi non fa eccezione, e la questione principale di queste elezioni è il nuovo Piano strutturale e in modo particolare le nuove  espansioni ipotizzate a Querce al pino.

Per lo sviluppo della nostra città l’edificazione che consuma nuovo territorio non trova nessuna giustificazione. A Chiusi abbiamo più case che abitanti, spazi per nuovi eventuali capannoni ce ne sono in grande abbondanza ( frigomacello, ex centro intermodale, area delle biffe…) e cambi di destinazione d’uso da agricolo a edificabile si spiegano solo con intenti speculativi. Fa bene quindi chi, come in questo caso Marco Ciarini, a tenere punto fermo sul no a nuove espansioni su terreni agricoli. Stesso discorso va fatto per il vecchio campo sportivo. Non si vede nessuna ragione per costruire palazzi in un’area libera e già “attrezzata” e in una zona già sufficientemente urbanizzata.

Le divisioni emerse all’interno del Pd riflettono interessi e punti di vista inconciliabili. L’auspicio è che prevalga il buon senso e l’interesse pubblico su quello di pochi affaristi.