A Chiusi esiste da circa trent’anni una Corale che arricchisce il panorama del volontariato culturale locale. In origine fu intitolata al musicista “Luca Marenzio”, assumendo poi l’attuale denominazione, “Jacob Arcadelt”.

Alla sua direzione si sono succeduti Alessandro Mecacci e Paolo Valenti; oggi a Barbara Valdambrini è affidato questo compito impegnativo, al quale si dedica con passione e competenza.

Nel corso del tempo la Corale, oltre ad essere presente nella realtà chiusina in varie occasioni e circostanze, ha partecipato ad iniziative di rilievo, in particolare collegandosi alla realtà musicale di Montepulciano, come dice la presidente – di recente confermata nel suo ruolo – Emanuela Bacci, corista di lungo corso e presente fin dalla fondazione della corale.

In effetti la partecipazione al Cantiere Internazionale d’Arte, come ad altri concerti – dice Emanuela illuminandosi – è  stata motivo di gratificazione personale per i singoli coristi e per tutto il gruppo”.

chiusinews: E’ prossimo un altro di questi eventi: di cosa si tratta ?

Emanuela Bacci: Dopo la piacevole esperienza dello scorso anno, partecipando a due importanti impegni con Montepulciano, il maestro Luciano Garosi, anima e motore di tante iniziative poliziane in campo musicale, ci ha proposto una nuova collaborazione, alla quale abbiamo aderito con entusiasmo. Il 3 aprile prossimo, alle 17,30 nella cornice del Teatro Poliziano di Montepulciano debutterà “Rosso, Bianco e….Verdi”, un concerto lirico strumentale per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia.

chiusinews: Quali saranno i protagonisti ?

Emanuela Bacci: Intanto ed ovviamente il maestro Garosi, poi alcuni solisti fra i quali il nostro concittadino baritono Stefano Giannotti, i 45 musicisti dell’Orchestra da Camera poliziana e ben 100 coristi: di Montepulciano, Arcidosso (diretti da Massimo Muratori), Chiusi (diretti da Elisa Marroni) ed un gruppo di universitari pisani, guidati e riuniti dalla poliziana Irene Tofanini.

chiusinews: Non deve essere stato semplice mettere insieme il tutto….

Emanuela Bacci: Si e no, nel senso che nei mesi invernali ciascuno di noi si è impegnato   ed ha studiato i vari brani separatamente, diciamo a casa propria, nel nostro caso grazie alla collaborazione di Elisa Marroni,  svolgendo una prova settimanale, oltre quella abituale che si tiene di solito la domenica sera per sviluppare i nostri programmi musicali, diversi da quello del concerto. Così facendo siamo arrivati al traguardo di una buona preparazione del repertorio per il concerto. Poi ci sono state delle prove a cori riuniti e quelle conclusive insieme ai solisti ed all’orchestra.

chiusinews: Tutto questo impegno per un’unica data ?

Emanuela Bacci: Penso proprio di no. Altre date seguiranno prima della fine dell’ anno con concerti in altre località. Se poi ci saranno altre richieste saranno valutate, tenendo presente che una macchina organizzativa con oltre 150 persone non è facile da gestire, cercando di avere la disponibilità di tutti o quasi per varie date.

chiusinews: Altri programmi della J. Arcadelt ?

Emanuela Bacci: Intanto animeremo la celebrazione di Pasqua nella Parrocchia di Chiusi Scalo e poi saremo presenti come realtà di Chiusi ad un appuntamento nella manifestazione dei Ragazzi in Gamba. Il 22 maggio si svolgerà la quarta rassegna corale che si terrà presso la Chiesa di San Francesco a Chiusi città, alla quale prenderanno parte da Perugia l’Accademia degli Unisoni, da Pienza la corale “Benvenuto Franci” di Pienza ed anche la soprano Paola Conca con il baritono Stefano Giannotti.  Il 5 Giugno nel chiostro di San Francesco a Chiusi città organizzeremo un saggio musicale di fine anno che vedrà protagonisti gli allievi di Paola e Stefano Giannotti. Sono previste partecipazioni ad alcune rasegne in corso di programmazione e, probabilmente, parteciperemo ad altri eventi nel comune di Chiusi.

chiusinews: La nostra conversazione volge al termine. Come vuoi concluderla ?

Emanuela Bacci: Vorrei invitare gli abitanti di Chiusi e dintorni, giovani e meno giovani, a domandarsi: mi potrebbe far piacere cantare e farlo insieme ad altre persone che condividono questa stessa passione ? Se l’istinto dirà loro di provarci, non ci pensino due volte e lo facciano: prendano contatti con me o con gli altri componenti della corale e si presentino ad una prova, senza scoraggiarsi al primo impatto. Non sono richieste doti canori eccezionali e neppure di conoscere teoria e solfeggio musicale, cose che poi si possono sempre imparare, almeno nelle loro linee principali. Sentire un brano musicale che prende forma e senso compiuto grazie al contributo di tante voci diverse emoziona ed è motivo di crescita e soddisfazione per tutti i partecipanti.