di Cecilia Lucenti

Caro Nichi,

mi ero iscritta a “Sinistra Ecologia Libertà” perché credevo che queste tre parole avessero trovato finalmente casa in un partito nuovo; un partito che potesse ridare un senso all’espressione “essere di Sinistra”, lontani sia dal veterocomunismo che dalla Sinistra ormai troppo diluita del PD.

Mi sono iscritta l’estate scorsa e ho partecipato da allora all’attività di elaborazione politica nel Circolo di Chiusi in vista delle elezioni amministrative che si terranno il prossimo Maggio. Lascio il partito oggi, dopo aver fatto di tutto per trovare un senso a questa esperienza. Getto la spugna perché ogni novità è rimasta sepolta dalle macerie della vecchia politica con gli iscritti famigliari e clientelari, i bizantinismi, i cittadini strumentalizzati solo per farsi scrivere il Programma elettorale; riunioni che raccoglievano al massimo una decina di persone.

Nel frattempo molti dei simpatizzanti che si erano allontanati da Sel e, insieme ad altri, avevano costituito il Comitato Res Publica, nelle prime due assemblee raccoglievano quasi duecento persone, un segno inequivocabile della difficoltà dei partiti nel canalizzare le esigenze delle persone.

Dallo stimolo che questo Comitato ha prodotto è nata così una Lista che è partita dalla società civile ma che non è un Lista civica. E’ un esperimento ed una necessità. Invitati dai cittadini, che ne sono i promotori, si stanno aggregando forze politiche – come Rifondazione – e fuoriusciti dai partiti e dalla loro oligarchia e autoreferenzalità, come me e altri amici e compagni di SEL e del PD. Il nostro “laboratorio” è quello di chi ha coscienza che sia i partiti che la società civile debbano svolgere un compito e che questo, parlo per Chiusi, non sta avvenendo da molti anni.

Usciamo da un doppio mandato – interrotto per andare ad altro incarico – di un Sindaco che ha incarnato il “berlusconismo” nei metodi e in alcune azioni di sostanza. Alla continuità con questa esperienza, SEL si è piegata senza alcuna criticità. Le ultime assemblee sono state mortificanti nei contenuti e nei metodi, non esclusa nemmeno l’intimidazione di decisioni finali imposte dall’alto se certe condizioni non si fossero verificate.

SEL è di fatto un partito in “franchising” ed io, che sono una persona Libera, dalla forte coscienza Ecologista e di Sinistra, con questo ambiente e questi metodi non ho nulla a che spartire.

Aderisco con piena convinzione all’invito a partecipare alla Lista “La Primavera di Chiusi” che ha come caratteristica la chiarezza e come obbiettivi principali l’allargamento della partecipazione e la trasparenza verso i cittadini. Non a caso le più grandi difficoltà si stanno rivelando opposte a quelle dell’ambiente da cui provengo: riuscire a convincere le persone non solo ad impegnarsi come “attivisti” ma ad entrare in Lista o a dare la propria disponibilità per incarichi di Giunta. Si, perché questa volta credo che, come sta avvenendo in tanti altri comuni, Chiusi ce la possa fare a dare alla partitica malata il “foglio di via”.