di Deborah Lia*

Sono giorni che molti si ergono a difensori del popolo, contro i partiti, contro i simboli, contro i dirigenti provinciali, contro la politica, nascondendo poi che sono tutti ex di qualche incarico di partito, insomma tutti si vestono di nuovo e magari costruiscono un muro per impedire ai giovani di potersi esprimere.

Inoltre, come fa chi non crede nei partiti e ne disconosce addirittura la loro funzione a conoscerli così tanto da poterne giudicare anche i comportamenti degli organismi e gli esiti delle riunioni? Qualcosa non torna.

I partiti sono organismi che hanno vari livelli di decisione e non sono un gruppo che si mette insieme e prende la tessera solo in prossimità delle elezioni, magari per veicolarne le scelte, per poi lasciarla subito dopo lo spoglio delle schede o alla prima occasione in cui viene contestato il proprio operato. Troppo comodo!

I Partiti sono costituiti da organismi, simboli e statuti e prima di prendere decisioni definitive devono fare tutti i passaggi previsti dagli organi statutari. Quindi se qualcuno bara nei comportamenti, lo fa indifferentemente dalla collocazione, sia essa Partito, Associazione o Lista civica, quindi non lo fa perché soggiogato dai superiori come scrive qualcuno sui blog.

La Lista Primavera, personalmente non l’ho mai avversata, anzi ho dato il mio contributo partecipando attivamente alla stesura del programma elettorale che condivido e che probabilmente voterò. Altra cosa è rinunciare alla possibilità di esprimere le nostre idee sul simbolo e su altre questioni che non possono essere deliberate da nessun compagno (autorevole e riconosciuto esponente cittadino o giovane dirigente meno autorevole ma pur sempre avente diritto di esprimersi) e questo fa parte della vita interna del Partito, che sa decidere da solo la strada da intraprendere e senza ingerenze esterne sia esse chiusine o di qual si voglia altro campanile.

Tutte le cose che mi sono state dette personalmente e come delegato di partito (preciso di non essere segretario perché a Chiusi non c’è un circolo ed organismi ufficialmente eletti da un Congresso), sono state molto brutte ed appartengono ad un sistema politico che cerca di intimorire chi non la pensa come lui, magari utilizzando il fatto che essendo una donna mi si può costringere ad essere d’accordo con le urla e con le minacce.

In ogni caso non rinuncerò mai alle mie idee ed al simbolo in cui mi riconosco, può starne certo sia chi parla di Carnevale, sia chi si erge a giudice del Contado! Ritornando alla Lista Primavera, i compagni che hanno contribuito a formarla e che ne fanno parte hanno tutta la mia fiducia e probabilmente avranno anche il mio voto; altra cosa è una lista di Partito con tutto il suo peso ed i suoi progetti che al momento non siamo in grado di presentare per le amministrative di Chiusi, vista la frammentazione a causa delle varie scissioni.

Sono convinta che se si vuole costruire un’identità comunista non lo si possa fare con le liste civiche ma attraverso la costruzione di un Soggetto politico costituito di vari livelli e da un progetto che non inizia e finisce nei confini di Chiusi ma che sappia dialogare con tutto il territorio. Quindi questa delegittimazione degli organismi e del simbolo di un Partito è veramente fuori luogo e non credo che porti a nessun avanzamento culturale, così come fare politica solo per essere contro qualcuno non è certo una pratica utile per chi sceglie la partecipazione del popolo come elemento di novità per costruire il futuro delle comunità.

*Delegato di Rifondazione comunista