di Paolo Scattoni

In molti lo abbiamo scritto su Chiusinews e tante volte: le elezioni amministrative sono un’occasione da non perdere per riflettere sul futuro della nostra città. I modi possono essere tanti. Candidati e partiti hanno i loro (o almeno si spera). Ci possono essere però altri modi. Chiusinews ne propone uno, uno fra i tanti, che cerca di coinvolgere tutti a prescindere dalle appartenenze e dagli schieramenti politici.

La proposta è quella di utilizzare lo stesso software con il quale è stata costruita Wikipedia, una grande enciclopedia “mondiale” che tutti gli utilizzatori di Internet conoscono. Questa enciclopedia in meno di 10 anni si è sviluppata in 270 lingue e milioni di voci: quasi tre milioni e mezzo dell’edizione inglese, più di settecentomila quelle in italiano (la Teccani con i suoi 85 anni di vita ne può vantare “soltanto” 300.000). Com’è stato possibile tutto questo? Attraverso il contributo di tanti volontari che hanno costruito le voci di Wikipedia e si sono impegnati nella correzione degli errori.

Quello che proponiamo dunque è una “piccola enciclopedia” dei punti di programma di governo per Chiusi.

Ci sono alcuni passaggi per capire se tecnicamente possibile. Un amico informatico sta lavorando per noi (lo ringraziamo per questo prezioso aiuto). Il primo è capire se possiamo aggiungere un sistema wiki sul nostro sito di Chiusinews. L’installazione del software non è semplicissima e quindi questa è la prima verifica.

Una seconda condizione riguarda la partecipazione. La natura del processo wiki la richiede. E’ allora necessario capire se  ci sarà un numero sufficiente di collaboratori. Debbo solo ricordare che nei nostri interventi già affiorano tante proposte (piano per il verde, smaltimento dei rifiuti solidi, utilizzazione dell’ex centro carni, riutilizzazione dell’ex dormitorio delle FS, iniziative culturali a basso costo, valorizzazione della stazione ferroviaria o comunque arresto del suo declino, riuso del patrimonio edilizio esistente a cominciare dalla fornace et. etc.). Si tratta di trasformare ognuna di queste e molte altre idee in una scheda evidenziando le possibili opzioni da sottoporre poi ai vari candidati.

La terza condizione è quella della disponibilità dei canidati a confrontarsi su questi temi. C’è ovviamente la possibilità che si rifiutino. Noi però abbiamo alla fine la potentissima arma del voto.