di Marco Sonnati

Sì, l’ho sentito dire anch’io: a Chiusi presto si vota. Ancora è presto per sapere quali saranno i candidati e come sarà svolta la campagna elettorale; ma una cosa è certa, chiunque verrà proposto come candidato sindaco dal Partito Democratico sarà di fatto il nuovo primo cittadino di Chiusi. Non mi pare molto appassionante, è un po’ come vedere una partita di pallone registrata della quale si conosce già il risultato. Del resto la politica mi sembra ormai da troppo tempo equiparabile alla fede calcistica piuttosto che a un qualcosa di utile per la collettività, come dovrebbe in realtà essere. Proprio come i tifosi di una squadra, chi fa politica attiva si interessa solo della propria bandiera col risultato che chi ha a cuore le sorti della propria cittadina, ma non si occupa attivamente di politica, finisce immancabilmente per rassegnarsi allo status quo favorendo così chi non ha interesse nel cambiare le cose. Proprio da questa assenza di speranza nasce il problema della disaffezione dei giovani per il fantastico mondo della politica. Per non parlare poi dei numerosi “esempi morali” del passato.

Chi ha oggi sessanta anni è nato poco dopo la Seconda Guerra Mondiale, con l’Italia da ricostruire e con tante buone speranze in un futuro migliore; chi ne ha venti o trenta ha già ampiamente assistito al fallimento dei nostri padri e in più è cresciuto con tangentopoli, gli attentati di mafia, i ribaltoni, gli inciuci, i numerosi salti della quaglia e così via. Solo un cretino non sarebbe disgustato da tutto ciò. E allora? Semplice: la politica deve tornare della gente e per la gente e non dei politici per i politici, come è stato per lo meno nell’ultimo trentennio. Ma se continueremo solo a criticare o ad elogiare ciecamente chi ci governa senza un reale e sincero interesse per il bene comune, anche la nostra generazione sarà destinata a fallire.

Siamo già sulla buona strada? Forse. Per concludere, mi viene in mente il film Mediterraneo di Gabriele Salvatores quando nel finale il sergente Lorusso afferma sconsolatamente “Non ci hanno lasciato cambiare niente”. Che a Chiusi la situazione sia così grave? Speriamo di no, ma…