di Giovanni Fiorani

Anche per le circa 250 aziende agricole presenti sul territorio del comune di Chiusi il 25 ottobre inizierà il censimento, con buona pace di quegli agricoltori secondo i quali la compilazione del questionario sarebbe l’ ennesimo adempimento burocratico escogitato dallo stato per avvelenare l’esistenza di chi lavora.

Ogni 10 anni infatti l’ ISTAT organizza il censimento dell’agricoltura per raccogliere dati sulla struttura del settore agricolo nazionale. I risultati del sesto censimento generale dell’agricoltura veranno pubblicati il prossimo anno e risulteranno necessari per la valutazione dello stato di salute del mondo rurale e per la programmazione delle politiche agricole.  Nel nostro territorio sarà l’ Unione dei Comuni della Val di Chiana a coordinare il lavoro dei 16 rilevatori, due dei quali visiteranno le aziende chiusine.

Le domande presenti nel questionario non riguardano solo le superfici coltivate e il numero dei capi di bestiame: si raccoglieranno anche dati sull’impiego di manodopera, delle tecnologie e sulla consistenza delle produzioni certificate, ad esempio quelle biologiche. L’enorme massa di queste preziose informazioni permetterà di valutare l’efficacia delle passate politiche di sostegno all’agricoltura e di mettere a fuoco i punti di forza e di debolezza del nostro sistema agricolo, del quale molti parlano ma che solo pochi conoscono veramente