di Luca Scaramelli

Per chi ama la bicicletta, da circa due anni il Sentiero della Bonifica rappresenta ormai uno dei percorsi irrinunciabili. Nato ad opera della provincia di Arezzo, collega Chiusi ad Arezzo attraverso sessantadue chilometri totalmente pianeggianti che corrono paralleli al canale maestro della Chiana. Soprattutto nell’ultimo anno ha visto un notevole aumento di presenze, in particolare durante l’estate, di molti cicloturisti stranieri.
Percorrendolo spesso, fino a circa la metà del suo sviluppo, è cresciuta durante l’estate la voglia di conoscerlo per intero.
Approfittando della possibilità del trasporto della bici sui treni che percorrono la tratta Roma-Firenze, una domenica mattina di fine estate ho raggiunto in treno Arezzo. Dalla stazione, attraverso circa quattro chilometri, si arriva a Ponte a Chiani dove, in prossimità della Chiusa dei Monaci un cartello con su scritto “Chiusi 62,5 km” segna l’inizio del sentiero.
Nel primo tratto, fino a Foiano circa, si pedala a un passo da lunghissime file di meli, dopo la metà del percorso è il tipico paesaggio della palude che domina lo scenario, con varie specie di uccelli che si alzano in volo dal canale della Chiana, fino a giungere all’apoteosi di questo tipo di paesaggio presso il lago di Montepulciano e nel tratto che collega quest’ultimo al lago di Chiusi.
Le sensazioni bellissime di una pedalata in bici sono su questo percorso moltiplicate dalla tranquillità di non dover competere con il nemico numero uno dei ciclisti ossia il traffico automobilistico e dal silenzio che accompagna la dolce fatica per tutti i sessantadue chilometri.