di Andrea Micheletti* 

La discussione su questo blog sulle elezioni amministrative a Chiusi del 2011, quella sul futuro sindaco (cambiano le immagini, i titoli ed i firmatari, ma la sostanza fondamentalmente non cambia da diverse settimane a questa parte) ha preso ormai una direzione ben definita. Quasi definitiva, stando a leggere gli articoli e gli interventi che si susseguono. Spero non predefinita.

Ovvero, secondo i maggiori pubblicisti di chiusinews, ci vorrebbe (cito a caso) “un movimento che si faccia sentire e provi ad indirizzare la situazione verso soluzioni più democratiche e credibili. Di fatto, disconoscendo ai partiti e/o ai soggetti politici questo ruolo. Ancora si scrive che ci vorrebbe “un salto di paradigma. Bisogna cioè far saltare questo banco truccato e ridare la parola ai cittadini”. Di fatto, accusando i partiti e/o i soggetti politici di aver tracciato un solco invalicabile fra chi amministra e chi viene amministrato. In altre parole si richiede una ulteriore lista civica (una se non sbaglio c’è già), come unica soluzione percorribile vista la totale assenza e/o confusione, di proposte e di nomi, da parte dei partiti politici cosiddetti tradizionali.

Anche Marco Lorenzoni su Primapagina arriva a delineare i tratti auspicabili del futuro sindaco, copio ed incollo a caso:uno che torni a dialogare con la gente e non solo con la sua claque”, “uno che sappia distinguere tra il 25 aprile e la festa di Hallowen”, “uno che frequenta abitualmente (e non solo sotto elezioni) i bar, lo stadio, il palasport, il teatro e anche le manifestazioni degli altri”, “uno che non si circondi di yes man”. Tutto questo e molto altro. Si arriva a dire che, vista la difficoltà di trovare sulla piazza e dentro ai partiti del centro sinistra un personaggio con queste caratteristiche, ci vorrebbe anche un sindaco under 30 (?!). Il PD e i suoi principali possibili alleati? Traccheggiano e tacciono, si dice. E intanto anche i bambini sanno che si sono inchiodati al dilemma Ciarini-Scaramelli”.

Fin qui, su alcuni temi, si può anche concordare. Quante volte si è detto ad esempio che il Comune deve essere la casa di tutti e che la prima risorsa di Chiusi devono essere i cittadini? Oppure che per il piano strutturale si voglia puntare sul riuso e sul recupero del già edificato? O ancora che i candidati e la coalizione per le prossime elezioni debbano rispondere ad un programma e non ad una lotta “di potere” personale e fratricida? Sinistra Ecologia Libertà lo espone bene anche nella sua bozza di programma. Poi ognuno intraprenderà i percorsi che crederà più opportuni e credibili per il bene del nostro paese.

Poiché però si arriva anche a dire e a scrivere e a denunciare su questo blog che fino ad oggi anche i consiglieri comunali di Chiusi ( si presuppone solo questi del presente ) sono stati assenti, allora mi sento anche personalmente chiamato in causa e non solo da un punto di vista politico e partitico. Sinceramente rivendico, almeno personalmente, di aver operato in Consiglio e nella società civile e di essere stato presente in questi anni, sia fisicamente che nei fatti, anche e nonostante una crisi(quasi una sparizione, dopo la fuoriuscita dal Parlamento) della Sinistra e dei suoi partiti che si è fatta sentire pesantemente anche qui a Chiusi, anche in anni “normali” e di riflusso, anche quando lo spauracchio delle elezioni amministrative appariva lontano. Quindi ribadisco che è giusto e sacrosanto criticare, ma è anche vero che è giusto e sacrosanto fare dei distinguo. Ed io in questi distinguo ne rivendico l’appartenenza.

*Consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà