di Paolo Scattoni.

Sienambiente, società alla quale è stato demandato il compito della gestione dei rifiuti solidi dei comuni della provincia, ha tenuto l’assemblea dei soci nella quale è stato riconfermato il presidente e votato un nuovo consiglio di amministrazione con sostituzioni e conferme.
Il presidente Fabrizio Vigni ha svolto una relazione nella quale ha riportato i dati essenziali della sua gestione. Dieci milioni di investimenti, in crescita fatturato (+ 9,5 per cento) e personale (23 per cento). Sono alcuni dei dati più significativi dell’attività di Sienambiente, come risultano dal bilancio 2009 approvato ieri dalla assemblea dei soci. L’azienda senese ha infatti chiuso i conti del passato esercizio, dai quali risulta un valore della produzione pari a 53 milioni 477mila euro, frutto del lavoro di 328 dipendenti, con 867 mila euro di utili. Realtà di spicco in Toscana nel proprio settore, nel corso del 2009 Sienambiente ha ulteriormente sviluppato le attività di raccolta, recupero, avvio al riciclaggio e smaltimento dei rifiuti e più in generale nel settore dei servizi ambientali. Tutto ciò in un territorio come la provincia di Siena che, unica in Toscana, ha completato la realizzazione degli impianti necessari per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti utilizzando le migliori tecnologie e conseguendo il miglior risultato regionale nella raccolta differenziata e garantendo, al tempo stesso, le tariffe più basse sul piano regionale.
E’ interessante però un passaggio della relazione di Vigni:
“E’ soprattutto nei momenti di crisi che bisogna scommettere sul futuro, saper unire alla buona gestione una visione strategica che guarda a nuovi scenari. E’ ormai imminente la gara per l’affidamento del servizio nel nuovo ambito territoriale della Toscana sud, che comprende tre province e quasi un milione di abitanti: stiamo lavorando, insieme alle altre aziende pubbliche e private del territorio che hanno dato vita al raggruppamento di Progetto 6, per partecipare alla gara e, in caso di aggiudicazione, per dare vita alla nuova società che diventerà il gestore unico per Siena, Arezzo e Grosseto”.
Si tratta dunque di un’operazione enorme che interesserà tutti noi. Possibile che cambiamenti epocali di questo genere debbano essere assenti dal quel poco di dibattito politico che le dormienti forze politiche di queste parti riescono ad esprimere?