di Paolo Scattoni

Mercoledì 10 novembre. Il mio solito treno per Roma parte in orario. Incontro un giovane amico di Chiusi che mi racconta cose interessanti sulle attività della Pubblica Assistenza. E’ stata ricostituita un’unità di volontari di protezione civile. Se poi trovano poche centinaia di euro attrezzeranno anche una piccola stazione meteorologica. Parlando del più e del meno mi dice di iniziative che non conosco come quella di una sorta di piccola orchestra scolastica e l’iniziativa di un “telegiornale” delle scuole di Chiusi. Mi viene così in mente il progetto abbozzato di Paolo Micciché per un’iniziativa intercomunale a bassissimo costo per l’organizzazione di concerti con validi neodiplomati del conservatorio.

Il treno arriva in orario. Arrivo in dipartimento dove trovo i nostri ricercatori che insieme ai colleghi di altri dottorati di urbanistica organizzano una giornata nazionale di tutti i dottorati di questa materia. Anche questa un’iniziativa fatta con “niente”. Poi mi arriva una graditissima telefonata da Scansano, l’esperimento sul paesaggio come linguaggio (http://www.chiusinews.it/?p=3545) è stato selezionato dalla  Regione Toscana e verrà valutato in un’iniziativa pubblica a Montaione in cui verrà poi prescelto il più significativo. Insomma anche un progetto che costa poche migliaia di euro viene apprezzato.

Nel primo pomeriggio, lezione. Ho un corso molto affollato; per scarsità di risorse infatti ne è stato chiuso uno parallelo. Chiedo ai miei studenti di collaborare perché, dico, se non ci sono risorse non è detto che la qualità dell’insegnamento non debba essere a livelli alti. Dopo la lezione ne discutiamo e verifichiamo che ce la possiamo fare con un po’ di buona volontà da parte di tutti. Poi mi fermo a parlare, come sono solito fare, con gruppetti di studenti. Uno un po’ più anziano mi dice che è un ex pilota militare e pilota dell’Alitalia in cassa integrazione. Molti suoi colleghi si sono piazzati presso altre compagnie europee, molte di queste lowcost (dove però i piloti vengono pagati di più). Lui non ha potuto; per motivi di famiglia non può lasciare Roma. Ha così deciso di utilizzare la cassa integrazione per studiare e laurearsi in architettura. Un antica passione. Riprendo al volo uno degli ultimi treni per Chiusi, quello delle 19.05. E’ un treno tedesco, pulito e in orario.

Arrivo a casa per l’ora di cena. Mia moglie mi racconta che un bambino etiope adottato da una famiglia chiusina ha oggi avuto il suo primo contatto con la sua futura classe di scuola elementare. Nella sua famiglia adottiva ci sono già due fratelli più grandi. Il babbo è un impiegato comunale, la madre delle poste. Dopo pratiche lunghissime è arrivato in Italia da due mesi. Una bravissima maestra in pensione, presso l’AUSER di Chiusi Scalo, lo ha preparato gratuitamente per entrare nella sua classe di seconda elementare. Il bambino è molto bravo, in due mesi ha imparato la lingua e si è messo in pari con il programma. In classe lo hanno accolto tutti molto bene. Hanno fatto la foto, l’hanno stampata (ma allora i computer funzionano come si deve!) e l’hanno attaccata al “trenino” sulla parete dove ogni vagone rappresenta uno scolaro della classe. Sulla foto il suo bel nome etiopico e il suo benaugurante cognome italiano.

Dopo la storia telefono a Luciano Fiorani. Oggi non sono riuscito a spendere neppure dieci minuti per chiusinews. Mi dice che è andato tutto alla grande: molti sono intervenuti e molti hanno letto. Mi dice anche che in giro circolano voci preoccupanti sul piano strutturale, pare che si insista per gli insediamenti commerciali (ma novità, anche residenziali in certe aree a Querce al Pino). Ma se i cittadini continuano a informarsi (questa volta la novità è chiusinews) non sarà facile andare alle elezioni avendo fatto una scelta del genere.

Successivamente accendo la televisione e all’Infedele di Lerner si confrontano i candidati alle primarie per le amministrative di Milano. Un ex presidente della Corte Costituzionale, un bravo architetto , un famoso avvocato ex parlamentare molto impegnato nel sociale discutono sui loro programmi. Dibattito molto interessante e civile. Ci raccontano di confronti pubblici che coinvolgono anche duemila persone a volta. Si capisce che alcuni di loro non hanno neppure la tessera di partito anche se condividono le strategie del centro sinistra. Mi viene subito un dubbio: ma perché non si può fare una cosa così a Chiusi? Rimuovo subito, ci penserò domani,

Prima di andare a letto ripercorro l’intera giornata. Forse non dobbiamo essere pessimisti. Si può sopravvivere con la volontà, l’impegno e l’intelligenza. E comunque se mi dovesse ricapitare una giornata con così tante congiunzioni favorevoli, giuro, faccio una cosa che non ho mai fatto: mi compro un biglietto della lotteria.