di Paolo Scattoni

Finalmente qualche giornalista, non proprio di grande successo, ha trovato il modo di sfogare le proprie frustrazioni con articoli anonimi. Non ci sorprende che in questo esercizio liberatorio abbia tirato in ballo anche Chiusinews.

Ci riferiamo naturalmente al nuovo periodico “Gazzettino chiusino” , gratuito e sostenuto dalla pubblicità di alcune imprese, dal nostro comune e da Sienambiente. A pagina quattro, nella rubrica “Dietro le quinte” sotto il titolo “Blogga te che bloggo anch’io” si legge:

Una ventata di novità si aggira nell’etere. E’ il blog di Chiusinews, dove quelli che un tempo animarono il comitato contro lo stadio si ritrovano ‘virtualmente’ per dibattere della res publica (ecco dove erano finiti!). A leggerlo è interessante: si ‘parla male del PD, dell’amministrazione Ceccobao, si blatera di primarie e della mancanza di democrazia a Chiusi. Gli argomenti sono sempre gli stessi , come tre o quattro persone che ‘postano’ i loro pensieri sui massimi sistemi. Sembra che abbiano in progetto di affittare una sede: gli basterà una cabina telefonica”.

E bravo il nostro giornalista anonimo! Speriamo di non disturbare, ma vorremmo sottolineare che soltanto nel mese di novembre gli autori sono oltre venti, gli articoli redazionali una quarantina, tra cui interviste e comunicati da organizzazioni che trovano in Chiusinews un mezzo per rivogersi alla cittadinanza. I commenti sono stati molte decine. Dei contatti e delle pagine consultate meglio tacere, non vorremmo che oltre alle corna del bue il nostro dovesse munirsi anche dei baffi di una volpe frustrata che non riesce ad agguantare l’uva. 

Per quanto riguarda la sede, una richiesta d’aiuto. La redazione ha posto come limite al budget annuale la cifra di cento euro. Ne abbiamo già spesi 58 (per il blog e per il wiki) ne rimangono 42. Se questa cifra, attraverso i suoi potenti amici, sarà sufficiente per l’affitto annuale di una sede, avrà la nostra gratitudine. Una cabina telefonica però non andrebbe bene perchè data la mole di qualche redattore avremmo comunque delle difficoltà a starci dentro. Nel frattempo,  lavoriamo bene anche dai soggiorni delle nostre case.

Mi creda, anonimo giornalista, la gente è molto meno stupida di quanto lei e i suoi referenti possiate ipotizzare.