di Anna Duchini

Sembra che finalmente a febbraio del prossimo anno, nel centro storico e a Chiusi scalo partirà la modalità di ritiro “porta a porta” dei rifiuti urbani. Benissimo, ogni iniziativa che miri a incentivare la raccolta differenziata è la benvenuta. Ma la questione di fondo per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti resta la loro minor produzione.

E a questo proposito avevamo sollecitato proprio da questo blog l’installazione di distributori di detersivi alla spina alla Coop. Ma ci è stato risposto picche. L’eliminazione dei sacchetti di plastica per la spesa(e su questo la Coop si sta invece muovendo) è solo una questione di abitudine che può essere facilmente cambiata risparmiando soldi e inquinamento inutile.

Il comune ha distribuito dei compostori per il riciclo dell’organico e la produzione di concime in proprio. E’ un buon inizio ma andrebbe ulteriormente incrementato, perchè si riduce di molto il materiale da raccogliere da parte di Sienambiente.

L’uso dell’acqua del rubinetto è una buona norma, si eliminerebbero valanghe di bottiglie di plastica da smaltire e il viavai dei tir dalla fonte al negozio. Se proprio non si può fare a meno dell’acqua minerale si utilizzino almeno le bottiglie di vetro che possono essere riusate e non inquinano.

E’ di ieri la notizia che il comune di Torrita di Siena, il primo in provincia, ha avviato un progetto per la distribuzione gratuita di pannolini in materiali ecologici riutilizzabili alle famiglie dei neonati del 2010. Perchè non lo si fa anche a Chiusi? Quello dei pannolini è un fronte su cui si può intervenire, infatti sono causa di grande inquinamento e notevole spesa. Si calcola che nei primi tre anni di un bambino ci sono da smaltire 5.500 pannolini (rifiuti per 1.000 kg) e una spesa per la famiglia di circa 1.600 euro.

Come si vede tanti sono gli aspetti su cui si può intervenire con comportamenti individuali e collettivi meno consumistici e che avrebbero un impatto sensibile nella diminuzione della produzione dei rifiuti. Anche il comune dovrebbe intraprandere con maggiore convinzione questa strada coinvolgendo i cittadini con una campagna di sesibilizzazione molto mirata, almeno sui prodotti su cui è più facile intervenire.