di Luciano Fiorani

Nella seduta del Consiglio comunale di questa sera è stata data la spiegazione di come il logo del comune di Chiusi sia finito nell’ultima pagina del Gazzettino, in una pubblicità che annunciava il prossimo avvio della raccolta differeziata dei rifiuti “porta a porta”.

Prendendo spunto dall’interrogazione presentata da Sel, Stefano Scaramelli, consigliere anziano e Presidente del Consiglio comunale, ha precisato che l’interrogazione non poteva essere discussa in quanto presentata dopo la convocazione del Consiglio, ma che veniva assunta nelle sue comunicazioni, ed ha affermato che con quella pubblicità, l’Amministrazione comunale non c’entra nulla. Si tratta di una iniziativa totalmente riconducibile a Sienambiente, la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in provincia di Siena, di cui il comune di Chiusi detiene una quota azionaria. Esiste un accordo tra Sienambiente e il nostro comune che consente alla società senese di utilizzare il logo del comune per pubblicizzare sul nostro territorio specifiche iniziative, come appunto l’avvio della raccolta porta a porta. 

Bene per il comune, che si tira fuori dalla squallida vicenda, ma gli interrogativi politici rimangono intatti. Sia quelli che riguardano il Partito democratico che quelli riferibili al disivolto comportamento di una società pubblica che si avvale, per comunicare con i suoi utenti, di certe pubblicazioni che si prestano a spregiudicate operazioni di bassa politica. Alla luce della spiegazione fornita da Scaramelli appare chiaro che l’operazione è stata orchestrata a Chiusi, per interferire nella campagna elettorale, utilizzando gli “agganci senesi”. Ulteriore esempio delle ingerenze che dal capoluogo si riversano sulla nostra città nei momenti cruciali. E le elezioni, come ben si sapeva, meritano un’attenzione particolare.