di Tommaso Provvedi

A Chiusi, ma soprattutto a Chiusi Città, si è discusso per molti anni sulla “rimessa a nuovo” del corpo di Santa Mustiola. La Patrona di Chiusi, che per secoli è stata mostrata al paese nella crudezza dei suoi resti mortali, da qualche anno è stata ricoperta di cera nel tentativo di ricostruirle il volto e mostrare le sue vere sembianze.

Dalla “Mustiolina secchina secchina”  (come amava definirla Metella Terradura) si è arrivati bruscamente e senza quasi accorgersene, ad avere una “nuova Mustiola”. Il cambio così repentino non poteva che creare dibattiti e discussioni accese tra la gente di Porsenna che tanto ha amato e ama ancora la Sua Santa. Chi se ne lamenta porta come tesi il fatto che lo scheletro della santa ci ricorda comunque che la morte fa parte della nostra vita e tutti le andiamo incontro,  in più ci ricorda che anche i santi sono mortali  come tutti noi e che la differenza l’ha fatta la loro relazione con Dio; al contrario i sostenitori sottolineano che Santa Mustiola adesso è bella e piacevole agli occhi (oltre ovviamente al valore degli studi fatti sul corpo) e starle davanti adesso non sa più di macabro!

Questo preambolo è necessario non per prendere posizioni sulla positività o negatività di tale cambiamento, ma perché chi scrive vuole partire da due dati di fatto:

-Santa  Mustiola sta a cuore ai chiusini

-La maschera di cera è stata messa ed è inutile piangerci sopra

Data ormai l’irreversibilità della ricostruzione, dobbiamo cercare di portare a nostro favore i vantaggi di tale situazione. Se si parte dal fatto che chi approva la “nuova Mustiola” ne sponsorizza la bellezza, allora sembra doveroso sfruttarla. Le cose belle si fanno vedere.

Ecco allora che durante il periodo dal 28 novembre al 9 gennaio (tempo di Avvento e tempo di Natale) nel duomo di Chiusi è visibile il corpo di Santa Mustiola.

Credenti o meno, Santa Mustiola fa parte di Chiusi e della sua storia. In un momento importante dell’anno come è il Natale, non può che accompagnarci e starci vicino.  Una Santa che non ha fatto nessun miracolo, ma ha dedicato i suoi anni di permanenza a Chiusi per aiutare i più bisognosi, i poveri, i carcerati.

Coperta o scoperta, ma sempre amata.