di Luana Scipioni*

L’Associazione La Goccia, nell’anno in corso ha sviluppato una campagna di sensibilizzazione sui temi del consenso informato e del fine vita. Argomenti portati all’attenzione del grande pubblico dalle vicende strazianti di Piergiorgio Welby e Eluana Englaro. Pur respingendo fermamente la strumentalizzazione di vicende private che esigono rispetto e comprensione, ci siamo soffermati ad evidenziare il diritto di scelta delle persone sulle terapie che gli vengono proposte, diritto tra l’altro già riconosciuto attraverso il “consenso informato” che viene esercitato in forma orale e scritta. E’ infatti a tutti noto che ogni individuo può rifiutare di essere sottoposto a qualsiasi trattamento sanitario, anche nel caso in cui questo rifiuto possa condurre alla morte. Per consentire in maniera agevole ai cittadini di Chiusi di poter esprimere in anticipo il trattamento sanitario desiderato,in caso di sopraggiunta incapacità a decidere, abbiamo chiesto al Comune attraverso una petizione che ha raccolto numerose adesioni, l’istituzione di un Registro per raccogliere le dichiarazioni di Testamento biologico garantendo il rispetto della privacy delle persone. Preciso che per Testamento biologico si intende “dichiarazione anticipata di trattamenti sanitari” quindi nulla a che vedere con le pratiche eutanasiche. Nonostante aver ricevuto pubblica adesione da parte della Giunta Comunale e garanzia di attuazione, ad oggi nulla è stato concretizzato.

Di recente alcuni ministri del governo in carica : Fazio, Maroni e Sacconi, hanno diramato una circolare intimidatoria nei confronti dei Comuni che hanno o intendano istituire un servizio per raccogliere le volontà dei loro cittadini “poiché utilizzare un dipendente comunale per lo svolgimento di tale attività configurerebbe un uso distorto di risorse umane e finanziarie”. Ci asteniamo dal commentare certe affermazioni. Sono queste le economie che dovrebbero risanare i conti della pubblica amministrazione?

Chiediamo al Consiglio Comunale di Chiusi una assunzione di responsabilità e una presa di posizione chiara sull’argomento, quanto meno per difendere le competenze e le funzioni amministrative locali previste dal Testo Unico degli Enti Locali.

Se c’è interesse e volontà questa Amministrazione ha ancora i tempi tecnici necessari per dibattere l’argomento prima delle prossime elezioni amministrative e se questo non avverrà allora chiederemo alle forze politiche e sociali che si apprestano a candidarsi a governare il nostro Comune per i prossimi anni un impegno a deliberare la tenuta di un registro per la raccolta di volontà individuali presso l’Ufficio di Stato civile e Anagrafe, tenuto conto che ciò non comporta l’obbligatorietà per tutti i cittadini ad usufruirne e non genera nessun effetto giuridico, ma è determinante per accertare e ricostruire la volontà della persona che ha registrato quella dichiarazione.

*Presidente dell’associazione “La Goccia”