di Rita Fiorini Vagnetti

L’occasione mi e’ propizia per formulare cordiali auguri a tutti voi che ci date la possibilita’ di essere aggiornati ed informati su tantissimi avvenimenti dei quali non avremmo certo notizia o per lo meno non in diretta e così prontamente utili per riflessioni, commenti e, per quanto riguarda il mondo politico, significativi per decisioni da prendere in base alle posizioni mutevoli, giorno per giorno e perche’ no, ora per ora, della nostra classe politica ed amministrativa.

L’augurio va al nostro paese Chiusi, oggetto di attenzione da parte di quanti vorrebbero “cambiare e rinnovare” e di quanti  ritengono, solo in parte, necessario, un netto cambiamento a livello di immagine, di proposte, di programmi per offrire una visione diversa da quella che attualmente si riceve passeggiando per le caratteristiche strade e per i vicoli con tanta storia e anche con una certa forma di poesia, pur nel contrasto tra il vecchio e il nuovo

Forse “in medio stat virtus”.

Il mio impegno, in vista delle prossime elezioni amministrative, si sta concretizzando in una proposta che a me sembra poter avere interesse da parte delle persone  ben intenzionate, di buona volonta’, di amore per il proprio luogo di nascita o di “adozione”, senza orpelli ideologici o partitici ma semplicemente con la determinazione di un buon padre di famiglia che vuole il meglio per se’ ma soprattutto per il proprio nucleo. Il nostro, credo si possa identificare, nella comunita’ di Chiusi che sta vivendo un momento di stallo, di attesa, ma che, sicuramente avra’ le capacita’ per “risorgere”. Forse sono troppo fiduciosa ma le risorse umane sono infinite e, se ben indirizzate, possono produrre effetti considerevolmente positivi.

Non si puo’ rinunciare, solo per fare un esempio all’obiettivo “di valorizzare i centri urbani e sostenere i piccoli negozi di “vicinato”, quale fattore di aggregazione e coesione sociale, ma anche e soprattutto di “attrazione turistica”.

Un punto fermo dell’economia dovrebbe tener conto che “investire sul proprio settore genera sempre utili”, con il passaggio del testimone dell’attivita’ commerciale da padre a figlio. Quanti sono  oggi i figli di commercianti che possono o vogliono portare avanti l’attivita’ del padre?     

L’abilita’ del commercio deve essere quella di adattarsi alle trasformazioni della societa’ anche con il rilancio del turismo con quello che viene definito “educational tour”. Promuovere il turismo locale, valorizzando le risorse del territorio, ma con una concezione globalizzata. Il consumatore e il turista sono sempre piu’ consapevoli e maturi. Tenersi dunque al passo con i tempi rinnovandosi, seguendo pero’ l’onda delle novita’ tecnologiche e delle tendenze che la  societa’ impone nel suo nuovo assetto. 

Molti altri problemi sarebbero da affrontare ma in questa sede ritengo che sia utile non approfondire sommariamente e in modo superficiale, (non sarebbe efficace) ma aspettare di organizzare un progetto globale di proposte nate da verifiche, controlli, certezze, per non incorrere in altri errori determinati forse dal desiderio forte di cambiamento. Importante comunque e’ agire e non solo “pontificare” nel senso ovviamente piu’ puro del termine.