di Paolo Scattoni

Una caratteristica ormai definitivamente assodata di questa fase di formazione delle liste e di scelta dei candidati sembra essere la regola: a domanda NON si risponde. E’ di tutti, ma il PD sembra esserne il campione.

Il 5 novembre, dopo una lunga fase di elaborazione dei questionari, vengono resi pubblici i risultati. A parte qualche interpretazione di “regime” come quella dell’addetto stampa del Comune, i più leggono nella risposta a una delle domande una richiesta di discontinuità rispetto all’attuale amministrazione. Risposta da parte del PD: nessuna.

Successivamente il clamoroso caso delle previsioni di edificabilità del Piano Strutturale. L’iniziativa è di Sinistra, Ecologia e Libertà. Grande clamore sulle quantità 1.800.000 metri cubi dei quali la gran parte da inserire nel primo regolamento urbanistico. Richiesta a SEL: sono dati pubblici? Silenzio. A sua volta SEL che chiede ragione di quelle quantità al grande alleato. Di nuovo silezio dal Pd. Esce un comunicato del Comune che si limita adichiarare quello che tutti sanno e cioè: non si può parlare di Regolamento urbanistico perché viene dopo il Piano Strutturale. Si ma del resto che ci dice? Niente.  L’altra lista in  campo quella “trasversale” della Fiorini si guarda bene dal prendere posizione. Non si sa mai, si potrebbe sbagliare.

Poi nella successiva assemblea degli iscritti del Pd di Chiusi Scalo il segretario dell’unione comunale Paolo Giglioni riprende quei dati e li specifica al decimale. Ci dice che si tratta non di 1.800.000 mc di NUOVA  edificazione (e vorrei vedere) ma SOLTANTO  un terzo di quella cifra perché il resto riguarda il residuo del vecchio piano e il recupero. Ma alla domanda ripetuta anche  su Chiusinews: Dove l’avete lette queste cifre? Sono pubbliche? Si possono vedere? Silenzio assoluto. Questo significa che alcuni cittadini sono più uguali di altri? Ci mancherebbe dover rispondere, non se ne parla neppure.

Poi c’è la questione della cosiddetta area APEA a Querce al Pino. Un bell’affaruccio (per qualcuno) di 250.000 metri cubi. Questa non si può negare perché delineata e valutata in un elaborato del Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale. Visto che è tempo di programmi sarebbe bene avere una risposta chiara. Ma siamo forse in democrazia? Salvo alcune lodevoli eccezioni che esprimono contrarietà assoluta (p.e. Minotti) e altri che dicono no alla quantità anche se non escludono una parziale edificabilità (Nasorri e qualche sellino) anche su questo il silenzio è assoluto.

Poi la incredibile vicenda del giornaletto (giornalaccio) “Il Gazzettino chiusino” che butta guano su tutti quelli che osano- orribile crimine- far sentire la loro voce. Ce n’è per tutti anche per il segretario dell’unione comunale Paolo Giglioni (si salva soltanto il delfino di Cdeccobao). Si rinviano le assemblee di circolo perché ci deve essere un chiarimento con gli organi provinciali del partito. Il chiarimento non arriva e Giglioni è felice così. Si dice che la cosa è nelle mani del comitato provincale dei garanti, i quali sembrano abbastanza lenti nel dare il loro responso. Che si pretende? Qui ci può essere di mezzo un assessore regionale. Si sa, anche nel democratico Partito Democratico qualcuno è più uguale di altri.

Sel presenta una flebile interrogazione. L’interogazione non va in discussione. Viene però trattata dal Presidente del Consiglio comunale che sa soltanto dire che il comune non c’entra. Si ma del resto che ci dice? Niente. Dato che l’interrogazione è stata “anticipata” l’interrogante consigliere di SEL non deve fare neppure la fatica di dichiarare se quella incredibile risposta lo soddisfa oppure no. E infatti si guarda bene dal farlo.

Intanto i giornalisti anonimi con il callo sulla lingua possono dormire sonni tranquilli.

In questo quadro ci sono poi anime candide che ci raccontano la favoletta che prima o poi si arriverà a capo di tutto. Ci sono i forum dei partiti, li organizzano sia il PD che SEL, dove tutto sarà ben chiaro.

I sociologi la chiamano “gratificazione differita”. Da queste parti si dice che “chi visse sperando, morì …..” seduto sulla tazza del bagno.