Mercoledi scorso il consiglio comunale di Montepulciano ha approvato una mozione sull’acqua come bene comune. Ecco le richieste votate:

Il Consiglio Comunale di Montepulciano impegna Sindaco e Amministrazione Comunale

· A proporre l’adesione ai principi su esposti alla Regione Toscana, alle Amministrazioni Provinciali e ai Comuni facente parte dell’ATO 4;

· A proporre al gestore l’applicazione del comma 461 dell’art.2 della legge 244 del 2007 (finanziaria Bersani) per andare verso una più ampia partecipazione alla gestione ed al controllo dei “beni comuni”;

· A chiedere al gestore e al competente ATO la distribuzione a tappeto di riduttori di flusso (o frangigetto) per ridurre gli sprechi di acqua, e incentivare l’irrigazione agricola con il sistema a goccia;

· A impegnarsi a promuovere una cultura del consumo dell’acqua rispettosa della scarsità e del valore della risorsa idrica promuovendo campagne di sensibilizzazione su tutto il territorio di competenza: per incentivare l’uso dell’acqua del rubinetto e ridurre l’acquisto dell’acqua in bottiglie di plastica con il beneficio accessorio di semplificare la gestione dei rifiuti;

· A chiedere l’istallazione delle case dell’acqua (distributori di acqua potabile naturale e gassata) e la diffusione capillare di fontane che eroghino acqua potabile su tutto il territorio;

· A invitare la giunta regionale toscana, a presentare una legge che regolamenti il servizio idrico integrato;

· A introdurre nello statuto comunale di Montepulciano la definizione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale, privo di rilevanza economica e non assoggettabile a meccanismi di mercato;

· Da mandato al Sindaco di trasmettere copia della sua stessa mozione ai sopraindicati enti pubblici.