di Marco Fè

Il PD di Chiusi, partito egemone, che ha smarrito le originalità che componevano la grande idea dell’ Ulivo, riuscirà ad avere il coraggio e la fantasia per uscire da questa situazione di regime camuffato da democrazia, di politica berlusconiana mascherata da partito di sinistra?

Se si escludono coraggiose ed encomiabili prese di posizione di alcuni spiriti liberi che tentano di risvegliare la democrazia, la solidarietà ed il buon senso comune, sembra proprio di no. Del resto non si può chiedere il martirio a chi si espone contro il regime rischiando di esporsi a inevitabili e subdole ritorsioni.  

Allora che fare? Cercare all’interno del PD una soluzione alternativa al regime imperante o costituire una lista civica? Questo è il dilemma. In entrambi i casi ci troviamo a lottare contro un gigante, che però può avere i piedi di argilla.

Nella Bibbia (Cfr Daniele 2) si racconta di “una statua enorme di straordinario splendore” con la testa d’oro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte di creta che rappresentava il grande Nabucodonosor, re di Babilonia.

Lo stesso testo dice che la debolezza della statua è nei piedi, fatti di ferro e argilla, perché “il ferro non si amalgama con l’argilla”, proprio come le due anime del PD. Il testo del profeta Daniele prosegue raccontando che dal monte si stacca una pietra che va a sbattere contro i piedi della statua che, essendo di argilla, si frantumano e tutta la statua cade rovinosamente a terra e ”l’argilla, il bronzo, il ferro, l’argento e l’oro divennero come la pula sulle aie d’estate; il vento li portò via senza lasciar traccia mentre la pietra che aveva colpito la statua divenne una grande montagna che riempì tutta quella regione”.

Il futuro sindaco di Chiusi dovrà avere la capacità di accorgersi, nell’ascolto libero e appassionato delle istanze recondite della popolazione, dello staccarsi di quella pietra dal monte ed il coraggio e la fede che spinsero il giovane David ad abbattere il gigante Golia.