di Luciano Fiorani

Si, è vero, il titolo sembra una battuta di Totò, tipo: ragioniamo ragioniere. Ma il problema esiste, è innegabile e di lunga data . Anche a Chiusi, come altrove, il centrodestra rappresenta gli elettori che una volta votavano Democrazia cristiana, Partito socialista e Movimento sociale. Qui però non è riuscito a mettere radici profonde anche perchè i principali dirigenti socialisti e democristiani non se la sono sentita di seguire il loro vecchio elettorato, e chi lo ha fatto, non l’ ha mai fatto in modo convinto e duraturo. Il partito di Berlusconi, quindi, ha ereditato subito un certo numero di consensi anche da queste parti, senza però che ci fosse sul posto chi li rappresentasse. I voti ottenuti, da soli, non potevano essere in grado di strutturare un partito, esprimere un leader riconosciuto e tanto meno abbozzare una parvenza di gruppo dirigente. E se nasci con questo peccato originale in queste terre vai poco lontano. Perchè, son luoghi questi, che la sinistra ha marchiato a fuoco e, anche ora che di sinistra c’è rimasto ben poco, il centrodestra fatica ad interpretare. E così li considera luoghi irrecuperabili, e sui quali non ritiene conveniente investire uomini e risorse. E allora vivacchia con quello che passa il convento e che, obbiettivamente, è poca cosa. Ma se i partiti della destra non esistono, in consiglio comunale di opposizioni ce ne sono addirittura due. I consiglieri sono cinque (alcuni giovanissimi ed inesperti) ma, vox populi, è come se non ci fosse nessuno. Spesso si astengono, talvolta votano contro ma mai che ponessero questioni importanti. Il confronto col passato è impietoso. Su quei banchi si sono seduti personaggi del calibro di Loris Scricciolo e Leo Vagnetti, capaci di attirare su di se non solo l’attenzione del consiglio comunale ma quella di tutto il paese. Tutti avvertono che l’opposizione, oggi, presenta uno scenario desolante sia in confronto al passato che alle necessità attuali. Ma la questione, in fondo, ha poco a che vedere con l’inconsistenza e la mancanza di volontà: non c’è opposizione semplicemente perchè non c’è nulla (di importante) su cui opporsi. A Chiusi il fattore “C”, che vuol dire Costruire (case, naturalmente) è stato adottato, e non da oggi, all’unanimità. E, siccome su questo punto sono tutti d’accordo, il resto vien da se. La maggioranza rinvia alle calende greche il nuovo piano strutturale? Bene, perchè metterle fretta? Si continua a costruire case a casaccio? Meglio, finchè ci sono le gru c’è speranza. E se c’è qualche rompiscatole che protesta se la vedrà il Pd. Però, questa caricatura di opposizione, non si è neanche accorta che il partito degli affari, che non chiude mai bottega, ha traslocato altrove. Una volta l’opposizione si preoccupava di salvare le apparenze ma per le scelte più importati (quelle urbanistiche) si atteneva ad un pragmatico consociativismo. Spero che nessuno voglia rimpiangere quei tempi ma il nulla di oggi, se non è peggio, certo non rappresenta un passo in avanti.