di Roberto Donatelli

Prima di tutto un grazie a Chiusinews. Un posto dove ognuno può esprimere le proprie idee, e non è poco di questi tempi! Ed ora veniamo al sodo. E’ da poco che ho “scoperto” Chiusinews. Ho letto quasi tutti gli articoli e relativi commenti. Questi sono i pensieri che mi hanno indotto, e le conclusioni a cui sono giunto. 

Mi sembra chiaro che esiste un forte dibattito per quanto riguarda il futuro di Chiusi, sia inteso come Città che come Comune. Mi sembra anche chiaro che ci siano forti dubbi sulle capacità amministrative, sia di precedenti amministrazioni che di quella attuale, di fornire un accettabile futuro. Ora COMUNE vuol dire appunto questo di TUTTI, NON DI QUESTO O QUEL PARTICOLARE GRUPPO. Ora con i 3 milioni di euro (forse più)  spesi per il nuovo stadio quanti marciapiedi si sarebbero potuti costruire? A Montallese, per esempio, mi è stato fatto notare che il marciapiede è stato fatto solo recentemente, mentre, nel frattempo, le vite dei  Cittadini erano messe in pericolo. Con i 3 milioni di euro (forse di più) quanti altri posti, come l’incrocio di Via Oslavia (come mi è stato fatto notare) sarebbero stati messi al sicuro? Ora, ci sono opere che POTRANNO O NO avere un impatto sul futuro di un comune e ci sono opere che hanno un impatto IMMEDIATO, come la costruzione di certi marciapiedi e via dicendo. Credo che qualsiasi comune dovrebbe dare la priorità a queste ultime. Perchè non succede, almeno a Chiusi?  

L’assessore Stefano Scaramelli ha scritto un articolo su Chiusinews in cui si dichiarava contrario a nuovi insediamenti a Quercialpino.  Al riguardo ha anche aggiunto:  “Non so quale posizione assumerà in merito il mio partito (ed anche il mio)……ma mi auguro che possa accogliere anche le mie indicazioni al pari di altre legittimamente espresse” (?)
Qual’è l’implicazione di questa frase? Io la interpreto così:  -Non sono favorevole ad un progetto che ritengo non fattibile per Chiusi, ma se il mio partito decide altrimenti io seguirò le direttive -. Senza dilungarmi troppo invito a leggere l’articolo “LAW OF THE LAND”, che parla proprio di questo aspetto.

Mi vorrei, ora, soffermare brevemente sul futuro di Chiusi città.
Ammettiamo che il Comune decida di fare una politica per attirare famiglie a vivere a Chiusi (i miracoli a volte succedono!). Ammettiamo che il Comune decida di fare una politica che attiri il turismo (i miracoli a volte accadono!). Queste famiglie e turisti dove dovrebbero lasciare le loro macchine, al Lago? Si dice che i parcheggi ci sono ed è vero. E’ altrettanto vero che sono sempre pieni. Si dice che passeggiare fa bene. Invito i cittadini di Chiusi a fare una “passeggiata” per i parcheggi di Chiusi, verso le 10.30 di una qualsiasi mattina. Quello sotto l’Auser, PIENO. Quello ai giardini, PIENO. Quello ai Bottini, PIENO. Quello delle scuole è particolare. Conclusione: iniziative che potrebbero portare nuova vita a Chiusi sono precluse dalla mancanza di posti macchina… 

 Tralascio di parlare di una possibile politica rivolta al turista che vorrebbe soffermarsi per un po più di un paio d’ore a Chiusi, se no “un finisco più”! Con parte dei soldi del nuovo stadio, senza contare quelli spesi per il Clev Village o la Pensilina etc… credo che un multi piani sarebbe stato fattibile. Il posto naturale c’è: la “buca” dietro la farmacia e davanti a gabinetti, in Via dei Longobardi. E non mi si parli di impatto ambientale, se no che dire del Clev Village? E poi la “buca” accoglierebbe un multipiani senza “farlo notare”.

Avviandomi alla conclusione mi sembra che le discussioni che si svolgono su Chiusinews lascino un po’ da parte questo aspetto “comune”, per concentrarsi più su questioni di Partito e questioni personali. Prima il benessere di TUTTI, poi quello del Partito e quello personale. Concludo invitando, ancora una volta, a leggere l’articolo “LAW OF THE LAND”. Non perchè l’ho scritto io (se poi qualcuno mi vuol dire “bravo” non è che mi dispiaccia!), ma perchè descrive una realtà che porta benefici prima al cittadino, e poi a tutto il resto. Non per caso l’Inghilterra, pur con tutte le sue “colpe” è un Paese che viene portato come un esempio di “Paese Civile”. Sono convinto che la COMUNITA’ di  CHIUSI abbia le capacità di  mettere in pratica lo spirito della “law of the land”. E allora muoviamoci!