di Paolo Scattoni

Dopo averlo scritto tante volte può essere noioso ripetere che questo blog è al servizio di tutta la comunità e non privilegia nessuno. Eppure all’assemblea degli iscritti del PD di lunedì in diversi hanno ripetuto che non è così e che Chiusinews privilegia le opinioni di alcuni rispetto ad altri. Alcuni di quelli che l’hanno detto non li conosco. Altri invece si,  è gente anche con laurea e della cui buona fede potrei mettere la mano sul fuoco. Allora evidentemente non siamo riusciti a spiegarci.

L’argomentazione dei critici è la seguente: appena Chiusinews pubblica un articolo di qualcuno del PD arrivano una serie di commenti che criticano quanto scritto. Quindi concludono che Chiusinews ha un’impostazione contraria al partito.

Vediamo se riesco a spiegare i meccanismi di come funziona questo blog. L’articolo viene pubblicato. I commenti arrivano sul sito e io o Luciano Fiorani provvediamo a pubblicarli. Non ci sono censure. Basta che articoli e commenti seguano alcune semplici regole:

- Niente anonimi

- No ad offese, diffamazione o calunnia

- Argomenti che abbiano attinenza con la vita locale

Inoltre si raccomanda la brevità.

Allora sia chiaro: SE I CRITICI DEL PD SONO PIU’ NUMEROSI IN QUESTO BLOG DEI SUOI ESTIMATORI DIPENDE ESCLUSIVAMENTE DAL FATTO CHE I PRIMI SCRIVONO PIU’ DEI SECONDI. Tutto qui.

Nell’assemblea degli iscritti di lunedì ho avuto la vaga sensazione che certi interventi critici nei confronti di questo blog rappresentassero una sorta di invito a non partecipare al dibattito che abbiamo promosso. Spero ovviamente di sbagliarmi e mi auguro che molti esponenti e militanti  del PD facciano sentire la loro voce, utile e gradita.

E’ superfluo ricordare che se oggi alla presidenza USA c’è Obama, questo lo si deve in larga parte a un uso intelligente dei nuovi strumenti di comunicazione e confronto che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione. Di questo modestissimo blog vorrei dare soltanto un dato. Nel mese di marzo circa 5.000 persone diverse vi si sono affacciate una o più volte. Poi ognuno fa quello che ritiene più opportuno.