Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
Ferve il lavoro attorno alle rondini
Un clima febbrile, quasi da fucina si va instaurando nella sede della Primavera di Chiusi in Via Leonardo da Vinci. In certi casi i più anziani rivivono un clima che non ‘’sentivano’’ da anni, nella divisione dei compiti, nella proposizione delle iniziative. Ci sono segni buoni e comunque vada la vicissitudine elettorale la presenza dei giovani è assicurata ed è in aumento. Sono giovani di pasta diversa, molto meno spontaneistici di quelli che eravamo noi, più riflessivi, parlano solo quando sanno e capiscono al volo ciò che deve essere il percorso ed il fine del loro lavoro. In pratica è quasi un piacere vederli lavorare e prospettare. Il lavoro creativo è il loro “lato forte’’ e quindi con slancio sorgono indicazioni su quali immagini promuovere, stampare, correggere strada facendo. C’era bisogno di assaporare questo “clima’’ e vorremmo che altri se ne aggiungessero poiché il diritto di cittadinanza dentro una lista come questa che punta al riscatto da un lungo e buio periodo di conformismo e di insabbiamento assolutista della politica deve poter segnare la diversità.
C’è quasi la riscoperta del lavoro collettivo, organizzato, e ciò che dà più piacere è la relazione umana che si instaura e che pone al centro l’importanza e la finalità. Forse un clima che i giovani stessi non hanno mai “odorato’’ se non solo al riguardo della creatività e della storia delle contrade o dei terzieri.
Tutto questo è però storia diversa, un segno della partecipazione per far assurgere Chiusi al ruolo che gli compete. Si tratta del loro futuro e lo sanno benissimo. Una riflessione doverosa su questo atterrebbe anche a questi partiti che sempre di meno rappresentano le esigenze delle persone, ma i segnali sono stati di opposta tendenza e spesso si respira anche un clima pesante fatto di scontri verbali , battute sarcastiche che la dicono lunga sul clima che vige all’interno dell’establishment.
La paura serpeggia ma è la paura di perdere un potere fin’ora usato per la riproposizione di un interesse pubblico ridotto ormai all’osso e raggiunto mettendo in campo risorse di grande consistenza e spese spesso sull’altare della vacuità (Stadio, Pensilina , ma anche altro.. ) mentre attraverso parole vuote (vedi le interviste nelle reti televisive) si ha l’indifferenza di coprire un comportamento partitico che decide non consultando la gente. Autoreferenzialità quindi messa in atto neanche tanto malcelatamente contando su situazioni e condizioni per le quali la gente che è rimasta distante e non coinvolta non sa cosa esprimere. E’ l’illusione ed una vendita di fumo che speriamo debba finire. In pratica è in atto e continua l’involuzione della politica ed ancora si insiste. Facciamola finire.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 12 aprile 2011 alle 14:49, ed è archiviato come CRONACA, POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Caro Emanuele(Ferrara), ritengo sempre di grande utilità la riflessione che occorrerebbe fare e spesso aborrita da tutti sulla dedizione alla politica.E’ passata ormai l’idea nella mente dei più che la politica sia una cosa ”sporca”e che venga fatta al solo scopo dell’avanzamento economico-sociale individuale, approfittando per rimanere a galla e produrre nuovi terreni di conquista infischiandosene delle regole a cominciare da quelle etiche,delle conseguenze sul piano culturale e morale che tale funzione comporti.Posso augurarmi un maledetto futuro del ”tanto peggio tanto meglio” oppure a questi punti di involuzione è auspicabile un opera di rinnovamento e di cambiamento serio e strutturale dei meccanismi che ripartiscono la ricchezza di una società ? Le resistenze ci sono e grandissime a tale cambiamento ma occorre perseverare profondendo le idee e chiarendo che solo quelle ci potranno salvare. Se rinunciamo alle idee ed alla loro battaglia per affermarle,cedendo al vecchiume di chi professa il fumo con” la forza dei fatt’i”(Berlusconi e destre ) saremo sempre più perdenti ed anche altri saranno sempre più disorientati.In un mondo dove si afferma sempre di più l’individualismo, la forza del denaro, le corruttele, e soprattutto il conformismo sterile , avere le idee salde e mantenere a testa alta le proprie convinzioni è la sola condizione per la quale ci possa essere un futuro degno di tale nome.Le forze politiche che hanno sempre avuto il vero potere nelle mano sanno benissimo che i ”sudditi” più poveri e sguarniti sono e più diventa facile manovrarli.Ecco perchè deve essere chiaro lo spartiacque fra il sistema irrazionale e chi gli si oppone e lo vuole far cambiare.Dentro al Pd militano milioni di coscenze positive, ma chi li indirizza e li manovra è colluso a piene mano col sistema di potere ed il tragico è che agli occhi dei più appaia come opposizione.
Chiedetevi un momento se soprattutto anche questa non sia la forza del potere !Se non vi sentite di riconoscerlo ed avete convinzioni diverse ritengo che dovrete faticare parecchio per convincermi del contrario.
circa 13 anni fa
Cari amici di Chiusi, in linea di principio concordo con Carlo Sacco, mio grande amico e compagno di grandi battaglie politiche e ideali. Ma non dobbiamo mai dimenticare la “questione morale”. E’ da qui che dobbiamo ripartire. Essa può rappresentare il risorgimento della politica e può nridare entusiasmo alle persone che oggi vedono i politici come affaristi a caccia di opportunità per se stessi e i propri familiari. Per me che sono cresciuto a pane e socialismo, con la figura di Eanrico Berlinguer sempre davanti agli occhi, pensare che oggi ai governi locali o nazionali ci siano affaristi e opportunisti senza scrupoli, è di una tristezza devastante. A livello locale per esempio, basterebbe controllare il patrimonio della famiglia di chi riveste cariche pubbliche, per scoprire quante opportunità si sono sfruttate nel periodo in cui si è avuta la carica per amministrare il patrimonio comune. Invece, appartamenti, attivitò commerciali sorte dal nulla, nauto nuove per tutti i familiari, posti di lavoro importanti, incarichi di prestigio per amici e parenti e via dicendo. La politica era, ma dovrà tornare ad essere nuovamente, non mi stancherò mai di dirlo, l’opportunità di riscatto per la nostra società malata di opportunismo e di arrivismo, di sete di npotere fine a se stesso. E’ per questo motivo che i cittadini onesti debbono investire sui giovani e in tutti coloro che credono che la casa comune vada affidata nella mani di gente che hanno una storia personale e familiare limpida e trasparente. Ben vengano dunque le liste civiche a condizione che i nuovi soggetti che decidono di dedicarsi alla risoluzione dei problemi che affliggono le nostre comunità lo facciano promuovendo la politica al servizio dei cittadini sotto forma di volontariato, sottoscrivendo un impegno pubblico e disinteressato al servizio della collettività e senza alcuno scopo di lucro. Con questi propositi e con questo spirito vi auguro i migliori successi.
circa 13 anni fa
Se Paolo Scattoni, nel post 3, si riferisce al mio intervento, voglio specificare che esso era diviso in due punti ben separati. Il primo punto si riferiva al perché i giovani non vedono di buon occhio la politica, e mi sembra che questo sia stato abbastanza chiaro e concordo pienamente con la sua preoccupazione. Il secondo punto si riferiva alle categorie ma non in relazione ai giovani, bensì ai due farmacisti, dei quali non mi soffermerei sulla categoria, per i motivi che ho spiegato, bensì sulla loro disponibilità ad impegnarsi per il paese nel suo complesso. Ad Alice, per chiarezza nei confronti di chi ci legge, vorrei far notare che la frase che ha citato era contenuta nel mio intervento e non in quello di Paolo Miccichè.
circa 13 anni fa
Le macerie prodotte dai partiti e dal Pd in modo particolare sono sotto gli occhi di tutti.
Ai giovani la politica ha mostrato il volto peggiore: quello del “do ut des”.
Ricostruire sarà un lavoro lungo e non semplice.
circa 13 anni fa
Credo che la risposta sia nelle parole di Paolo (Miccichè) quando dice “Direi che su questo concetto ho trovato la loro condivisione però la diffidenza non è diminuita perché aspettano, secondo me giustamente, di vederlo attuato.”
Hai ragione Paolo (Scattoni) quando dici che è comunque preoccupante ma credo che visto l’abisso che c’era stato fino ad oggi, abisso per il quale i giovani si avvicinavano solo se chiamati e “tirati”, vedere oggi un interesse partecipativo attivo e volontario è qualcosa da non sminuire perché dimostra che ci sono persone che hanno saputo essere, a parità di affermazioni e manifesti, più credibili; ciò non toglie che tutte le promesse e le speranze disattese e disilluse fin’ora, da altri, non possono essere canccellate da un giorno all’altro e questa situazione deve esserci come situazione di passaggio a dimostrazione del fatto che è un processo naturale, aspetto secondo me, come già detto, fondamentale perché abbia la possibilità di durare.
circa 13 anni fa
Continuare a far credere che l’invito (il mio almeno) di inserire più giovani nelle liste come una richiesta di “rappresentanza” è una distorsione che preoccupa perché a me pare molto chiara.
L’esperienza amministrativa è un’esperienza fondamentale per quelli che rimpiazzeranno, speriamo al più presto, gli attuali amministratori.
Se poi invece non si è riusciti a convincderli perché giustamente diffidenti in relazione all’andazzo generale della politica il dscorso è diverso, ma comunque preoccupante.
circa 13 anni fa
Ho parlato con molti giovani del nostro progetto “La primavera di Chiusi” ed ho trovato molta condivisione però molta paura di entrare a far parte del “mondo della politica” perché percepito come un mondo distante ed incomprensibile. Ho cercato allora di spiegare loro che non è la politica che è distante dai giovani ma le persone che la gestiscono perché la buona politica sarebbe lo strumento attraverso cui realizzare le loro aspettative. Direi che su questo concetto ho trovato la loro condivisione però la diffidenza non è diminuita perché aspettano, secondo me giustamente, di vederlo attuato.
Per quanto riguarda le liste elettorali e le “categorie” che le dovrebbero comporre ritengo che questo sia un concetto vecchio e, spero, superato dai fatti. Per troppi anni abbiamo visto liste elettorali in cui erano inseriti rappresentanti di tutte le categorie e di tutti i settori del paese solo per un meschino calcolo di raccolta di voti. Regolarmente poi venivano eletti consiglieri comunali che, per tutta la durata del mandato, non aprivano bocca o raramente si presentavano alle sedute. Qualsiasi persona di valore può rappresentare le esigenze di tutti i settori di un paese, pur non facendone parte, basta che viva direttamente il paese, possieda la disponibilità all’ascolto e la capacità di coinvolgere e far partecipare.
circa 13 anni fa
L’importante è che i giovani e le donne non vengano preventivamente discriminati o forzatamente inseriti per sfruttare l’effetto “marketing” della loro presenza. Per il resto credo che vadano cercate “persone” preparate e con idee ed energie nuove.Quello che scrive Alice è quanto mai opportuno. L’importante è non rivedersi prima delle prossime elezioni ma costruire la partecipazione giovanile alla gestione della “cosa pubblica” cominciando appena dopo le votazioni. Il rischio altrimenti – vedi gli esempi che abbiamo davanti agli occhi – è quello di avere mentalità vecchie che albergano in corpi e gestualità giovani.
circa 13 anni fa
Cecilia (Lucenti) è ovvio che la selezione degli amministratori pubblici debba vedere un equilibrio fra esperienza e potenzialità future. Srebbe stato meglio qualcuno con 15 anni di lavoro in banca del candidato di centrosinistra o le potenzialità future di un laureando che pur non volendo fare della politica il proprio mestiere (e quindi intende procedere nella sua carriera accademica prima e di lavoro poi), crede di poter essere un buon amministratore?
Il secondo poteva avere il vantaggio della grande transizione della politica a Chiusi dai simulacri della politica deglia nni ’70 a modelli di governo del tutto innovativi.
circa 13 anni fa
Governare una città è un compito che richiede competenza ed esperienza, non solo di pratica contabile ma anche esperienza di vita, di relazioni e di persone. Il problema giovani in Italia è quanto mai spinoso…come quello delle donne. Essere giovane o essere donna di per se’ non significa niente, non aggiunge o toglie nulla alla personalità che esprimi, tanto che non ti accorgi neppure di essere in una categoria “protetta” finchè non te lo fanno notare. Lasciamo quindi che chi si candida non debba rappresentare altro che se stesso con il suo carico di energie o di esperienza, di età o di freschezza.
Chiusi ha una lunga tradizione di sindaci giovani e giovanissimi e non mi pare che questo, di per se’, abbia rappresentato un valore aggiunto, così come credo che il giovane Stefano Scaramelli, che si candida a Sindaco non avendo fatto altro nella vita “adulta” che l’amministratore, non garantisca una politica fresca e proiettata al futuro.
circa 13 anni fa
Luca (Scaramelli) forse non mi sono spiegato e quindi ci riprovo. Il problema è la transizione verso nuove generazioni di politici. Una presenza più consistente avrebbe forse dato un segno forte. Se permetti il riferimento alla categoria dei giovani come specie da proteggere è del tutto inappropriata e se riferito al mio intervento un po’ penoso.
Se poi non ci sono state altre disponibilità allora il discorso è chiuso. Si tratterebbe solo di capire perché c’è una disponibilità alla partecipazione a dare una mano (notevole a quanto capisco) e non alla candidatura.
circa 13 anni fa
Alcuni giorni fa è apparso un articolo, a tutta pagina, sulla Republica riguardante Siena. Il nocciolo era che anche a Siena si cominciano a sentire mugugni di protesta su come il PD ha “funzionato”. Per combattere lo strapotere (in tutti i sensi) del PD sembra che ci sia un’alleanza fra le varie liste. Credo che anche a Chiusi si potrebbe pensare a qualcosa di simile…..presentare varie liste non farebbe altro che disperdere i voti…..dando cosi una forte probabilità alla presente giunta di essere confermata.
circa 13 anni fa
io credo sia da apprezzare il movimento dei giovani che la lista ha saputo mettere in piedi, alcuni ragazzi hanno impegni di lavoro e di studio che non gli permettono un coinvolgimento diretto in consiglio comunale, altri non se la sentono ma collaboreranno in altre forme.
non vogliamo sentirci dire bravi, ma neppure farci fare le pulci su un nome in più o in meno di un giovane come fossero una categoria da far proteggere dal wwf, così come non credo sia importante se in lista ci sono medici farmacisti tappezieri o idraulici, io credo nelle persone, nelle loro capacità, nella loro voglia di credere ad un progetto, il resto sono solo chiacchiere.
circa 13 anni fa
Allora dovremmo cercare una giovane farmacista donna! Parlando più seriamente, anche io avevo fatto la stessa osservazione, ma poi, conoscendo le persone e stimandole molto entrambi, mi è parsa di scarsa importanza rispetto alla “presa elettorale” (passatemi il termine anche se è bruttissimo) che potrebbero ottenere.
circa 13 anni fa
Noi “giovani” per primi ci siamo voluti limitare nel numero perché così disabituati e fuori da questo mondo da avere paura di diventare un intralcio e siccome la nostra partecipazione e il nostro contributo è davvero voluto, non solo come manifesto, abbiamo la possibilità di essere di aiuto comunque e intanto allo stesso tempo cominciamo a capire davvero cosa significhi e magari un giorno ci sarà qualche under trenta che se la sentirà di proporsi a candidato sindaco non solo come “trovata pubblicitaria”.
Quello che voglio dire è che a mio avviso deve essere un processo di cambiamento che maturi e si adatti piano piano entrando nella mentalità e nella sensibilità comune altrimenti rischia di essere un esperimento concluso in sé stesso, un fuoco d’artificio, una bella apparizione e niente di più.
circa 13 anni fa
Enzo Sorbera potrà soddisfare la sua legittima curiosità andando sul sito ufficiale – ancora work in progress – della Lista Primavera: http://www.laprimaveradichiusi.info
circa 13 anni fa
.. e poi se vogliamo andare sulle percentuali c’è quella altissima dei farmacisti candidati rispetto a quelli complessivamente residenti a Chiusi. Che il futuro a Chiusi sia dei farmacisti?
circa 13 anni fa
Per tutti: la Lista Fiorini ha pubblicato il nome dei candidati su questo blog, e la Lista Primavera da chi è composta? Fuori i nomi (spero ci siano un “monte” di donne)!
circa 13 anni fa
Caro Francesco (Storelli) per me la presenza doveva essere molto più ampia. Fare un po’ meglio degli altri (ammesso) non mi pare una gran consolazione. Il messaggio doveva essere che si investe nel futuro. Io poi molto molto tempo fa in questo blog ipotizzavo un candidato a sindaco al di sotto dei trent’anni d’età.
circa 13 anni fa
Paolo (Scattoni), comunque tre giovani su dodici candidati sono il 25 per cento, non è poi così male.
circa 13 anni fa
Magari se di questi giovani ce ne fossero stati un po’ di più in lista sarebbe stato meglio.
circa 13 anni fa
bravo carlo (sacco), hai delineato perfettamente quale è il clima che si respira ogni giorno all’interno della nostra sede, mi sembra di essere tornato a venticinque anni fa a perugia durante gli anni dell’università, quando stare in gruppo per condividere con altre persone la passione per la politica era cosa quotidiana.
adesso che ho ben più di quarant’anni, due bambini, il lavoro, vivo questa nuova esperienza con grande emozione, mi capita spesso mentre siamo riuniti di fissarmi sulle facce di qualcuno dei più giovani, mi rivedo alla loro età pieno di illusioni e mi dico che è bello essere lì di nuovo a contaminarsi con le idee degli altri. questo è il segno della nostra prima grande vittoria, aver avuto la voglia e la capacità di creare spazi di confronto, di proposta, di vera partecipazione, e penso a come ogni giorno i nostri incontri siano ben più partecipati rispetto alle piccole consorterie messe in piedi dai tanti partiti che formano la coalizione dei contenitori vuoti.
circa 13 anni fa
Bravo Carlo!! Bellissimo articolo. Concordo pienamente.