di Anna Duchini

I cassonetti ammucchiati in piazza della stazione

 

L’ordinata sistemazione in piazza Garibaldi

 Negli ultimi vent’anni, le amministrazioni che si sono succedute, hanno rinnovato l’arredamento urbano di tutti centri abitati del paese. Allo scalo, in particolare, hanno rinnovato marciapiedi, panchine, alberature, illuminazione ma hanno conservato la disposizione dei cassonetti per l’immondizia rigorosamente in bella vista. Certo predisporre soluzioni a scomparsa, come si vedono comunemente all’estero e in sempre più comuni italiani, forse sarebbe stato troppo oneroso o avrebbe creato problemi all’azienda che gestisce la raccolta, ma non essersi posti minimamente il problema di un adeguato ambientamento dei cassonetti, almeno in centro, ci pare troppo. Unica eccezione piazza Garibaldi, in cui nel muretto di cinta della piazzetta è stato ricavato un apposito spazio, circondato su tre lati da una siepe che maschera adeguatamente i contenitori .

Particolarmente infelice è invece la soluzione in piazza della stazione. Oggi possiamo ammirare questo spazio, completamente rinnovato con tanto di mega pensilona, aiuola con preziosi arbusti, percorsi viari a saliscendi con cordoli che disegnano le più svariate geometrie e…. isola ecologica in bella mostra all’angolo di via Buonarroti, che fa tanto sobborgo di Scampia. Un biglietto da visita inequivocabile per chi arriva in treno; una città che manifesta subito il suo sottosviluppo nella disarmonia tra le costose realizzazioni di arredo dello spazio e l’assenza totale di attenzione ai particolari.