di Anna Duchini

Sul numero di ieri, 2 settembre, del Fatto quotidiano è apparso un lungo articolo dal titolo: Guerre di massoneria le logge si contendono Siena.

Secondo l’articolo, la guerra, scoppiata a causa della P3, si combatte soprattutto in Toscana, patria della massoneria italiana, e in particolare a Siena. In un intreccio tra affari, credito ed enti locali, il centro dello scontro è, in città, il Monte dei Paschi, in vista delle elezioni per il sindaco della prossima primavera e, in campagna, l’aereoporto in miniatura di Ampugnano, da trasformare in scalo internazionale. Lo scontro vede coinvolti il gran maestro Gustavo Raffi e i partiti: il Pd e il Pdl.

Che queste siano terre di massoneria è noto a tutti e quindi, che le logge massoniche abbiano sempre svolto la funzione di camera di compensazione per gli affari e la politica è un fatto acquisito. Oggi però, sembra di capire, che la funzione sia cambiata, perchè i personaggi della guerra massonica sono anche i protagonisti delle più importanti vicende politiche, economiche ed editoriali della provincia di Siena.

Anche a Chiusi si vota in primavera. Pensiamo davvero di essere al di fuori del loro mercato? L’unico modo per sfuggire a certe logiche che prediligono la discrezione è discutere di uomini e programmi alla luce del sole. E possibilmente in tanti.