Nel numero in edicola di primapagina, ampio spazio è dedicato alle manovre di avvicinamento alle prossime elezioni. Marco Lorenzoni firma un lungo articolo in cui chiede, quasi come boutade, che dalle urne esca stavolta un sindaco di sinistra. E non si limita ad auspicarlo, ma ne descrive quelli che dovrebbero essere i tratti distintivi.

Intanto uno che torni a dialogare con la gente e non solo con la sua clacque…uno che sappia ascoltare. Che sappia da dove viene questa città e sappia dove portarla. Che riconosca lo stato di fatto, che è uno stato di crisi acuta e drammatica del commercio, delle attività produttive, della scuola…e che quindi faccia appello alle energie migliori (non ai soliti potenti o presunti tali). Un sindaco che possa interpretare anche il malessere della città e riportare al voto quel 35% di chiusini che a votare non ci va più. Uno che sappia distinguere tra il 25 aprile e la festa di Allowen, che quando parla di immigrati non indossa l’elmetto, che frequenta abitualmente (e non solo sotto elezioni) i bar, lo stadio, il palasport, il teatro e anche le manifestazioni degli altri. Non necessariamente la parrocchia, perchè la religione è affare privato…Infine uno capace di pensare ad uno sviluppo che non sia basato solo sul mattone, attento (per le battaglie che ha fatto, e non a parole) alla tutela dell’ambiente, alle enrgie alternative, alla cultura come motore di sviluppo e di crescita. Un sindaco che non si circondi di yes man…ma metta in piedi una squadra di persone competenti, affidabili, riconoscibili”.

Naturalmente Lorenzoni, dopo aver fatto il puntiglioso elenco, non si nasconde la difficoltà di reperire su piazza un personaggio con queste caratteristiche. Ma se la ricerca dovesse risultare infruttuosa si potrebbe, sempre secondo il direttore di primapagina, giocare la carta della novità assoluta: un ragazzo o una ragazza under 30. Altro che Ciarini o Scaramelli!