di Anna Duchini

La memoria di chi non c’è più se viaggia sul filo del ricordo affettuoso di chi ne ha condiviso la vita diventa educazione ai sentimenti. Un atto d’amore che non vuole coinvolgere solo i più giovani ma che può essere utile a tutta la società. E’ questa la solida base da cui ripartire per costruire nuovi percorsi.

Sta in questa idea l’iniziativa che la professoressa Rita Fiorini Vagnetti ha proposto ad un pubblico partecipe e numeroso nella sala san Francesco. La serata è stata vissuta nel ricordo di Leo Vagnetti e di Barbara Felici con un susseguirsi di momenti scanditi da letture, canti e riflessioni. Sono state lette delle poesie dalla raccolta “Nel giardino silenzioso” di Rita Brunelli, il gruppo corale Animata concentrum ha eseguito brani in omaggio all’amica Barbara, e la piccola Beatrice ha letto un brano dedicato a nonno Leo.

E’ stata inoltre annunciata l’istituzione di un concorso con borse di studio riservato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado sul tema “I nonni raccontano”.

Un incontro inusuale e ben riuscito, che dimostra che di sentimenti si può parlare anche in pubblico senza necessariamente scadere nel banale.