Sono arrivate questi giorni delle simpatiche bollette da estraenergie, la società che gestisce la distribuzione del metano. Alcune, calcolano il consumo presunto e, stranamente, stabiliscono questo consumo pari a metri cubi zero.

E’ ovvio che non può essere così, solo per le case disabitate può verificarsi questa evenienza, ma non per tutte le altre. La fatturazione evidentemente risponde ad ignoti criteri aziendali, quello però che lascia interdetti è il costo dellabolletta. Si, perchè a fronte di consumi zero, c’è comunque da pagare qualcosa e, nella bolletta che riportiamo, la cifra è di 36,80 euro (71.255 vecchie lire).

Naturalmente una famiglia che è allacciata ad una rete, in questo caso quella del metano, dovrà pagare oltre ai consumi una quota fissa che presumibilmente va a coprire i costi aziendali per allacciamento, manutenzione e investimenti, il tutto più iva.

Quello che appare strano è l’invio di una bolletta che prevede zero consumi ma addebita tutti i costi fissi (sui quali ci sarebbe molto da dire). Nel sito della società c’è in bella mostra un articolo che ne illustra il bilancio dal quale si apprende che tutti gli indicatori (fatturato, investimenti redditività…) puntano in alto. E allora viene da chiedersi, ma sono davvero indispensabili certe tosature?