di Deborah Lia*

Il Partito della Rifondazione Comunista di Chiusi, rispetto a quanto letto su chiusinews e nei successivi commenti, precisa che sta lavorando alla costruzione di una modalità nuova per amministrare il comune di Chiusi.
Si ribadisce, inoltre, che siamo nettamente contrari a qualsiasi forma di privatizzazione e di esternalizzazione dei servizi.
La nostra iniziativa vuole mettere al centro delle attività del Consiglio comunale, il lavoro ed i bisogni dei cittadini, poggiando l’azione del governo locale sui seguenti obiettivi:
-riduzione del consumo del territorio per quanto riguarda la politica urbanistica;
-riduzione della produzione dei rifiuti;
-tassazione progressiva dei servizi, esonerando chi vive al disotto della quota sociale e una riduzione dei consumi energetici.

Siamo nettamente contrari all’alta velocità toscana e vogliamo costruire una politica dei trasporti che si ponga prima di tutto il problema della mobilità dei più svantaggiati e dei territori più disagiati.
Su questi temi siamo disposti a confrontarci con le altre forze di centro-sinistra partendo, però, da due elementi fondamentali da condividere:
-discontinuità amministrativa con la Giunta precedente e soprattutto con la modalità di accentrare nel Sindaco e nell’esecutivo tutte le decisioni;
-costruzione di un programma che dovrà scaturire da un confronto aperto con i cittadini, quindi trasparente e non chiuso nelle stanze della politica.
Rifondazione Comunista è una forza autonoma che non ha bisogno di intermediazioni o sdoganamenti da parte di nessuno, e che vuole ricostruire un Consiglio comunale aperto alla partecipazione dei cittadini ed alle decisioni condivise dall’intera comunità.
In sostanza, confronto con i cittadini prima di prendere le decisioni e non, come fatto fino ad oggi, informare la gente solo dopo aver deciso nelle stanze del potere.

*Segretario del PRC di Chiusi