di Giorgio Cioncoloni

Mi sembra che le divisioni all’interno del Pd stiano raggiungendo una sintesi unitaria che va contro quelle che sono state le nostre richieste fatte in questi mesi nel blog e nei pochi momenti di confronto pubblico avuti a disposizione.

Se ho capito bene è stato presentato un “documento” dal segretario ed un “contributo” da altri membri della direzione entrambi basati su un giudizio positivo sull’operato dell’amministrazione in scadenza ma divergenti su alcuni punti programmatici. Mi sembra quindi chiaro che nessuno ha avuto il coraggio di assumersi la responsabilità di quello che è successo in questi anni e che la famosa “campagna di ascolto”, prima vanto e ora qualcosa da nascondere e da non tenere più in considerazione, ha messo in evidenza e cioè che siamo stati governati male.

Il giudizio sull’amministrazione doveva essere lo spartiacque per capire le reali intenzioni future, al di là delle tante parole fumose dette solo per intorbidare le acque. Dopo queste dichiarazioni lo spartiacque è stato oltrepassato e quindi cadono tutte le speranze riposte nel Pd. Oltretutto si dice che verrà elaborato un documento unitario da portare in coalizione, passando di fatto alla fase successiva e saltando a piedi pari il confronto con gli elettori.

Quindi avevo ragione quando affermavo che, all’interno del Pd, per partecipazione si intende comunicazione, cioè partecipazione alle decisioni già prese e non nel momento della loro elaborazione. Dopo queste considerazioni non mi resta che sperare che vada avanti la volontà di creare qualcosa di alternativo che, stando così le cose, avrà tutto il mio appoggio e, per quanto possibile, il mio impegno.