di Paolo Scattoni

Talvolta la sperimentazione di nuovi strumenti di gestione delle trasformazione del territorio può essere anche a basso costo. Basta che ci siano le intelligenze e le conoscenze. Scansano è un comune con poco più di quattromila abitanti della Maremma interna. Il suo vasto territorio presenta importanti valori paesaggistici, ambientali e storici.

Sul paesaggio di Scansano molto si è dibattuto anche a livello nazionale per un parco eolico con posizioni molto contrastanti anche fra gli ambientalisti.

Recentemente il sindaco, architetto e ambientalista, ha accettato di condurre un esperimento di partecipazione proprio sulla gestione delle trasformazioni del paesaggio. Fortuna ha voluto che il responsabile dell’ufficio urbanistica sia anche un valido studioso della materia con pubblicazioni sulla zona. Inoltre era a disposizione un giovane laureato che aveva svolto la sua tesi sul problema della gestione delle trasformazioni di Scansano. Così con un piccolo aiuto logistico e metodologico del sottoscritto, e con un  finanziamento di appena diecimila euro messi a disposizione dalla Regione e dal Comune il giovane neolaureato ha avuto un incarico part time di sei mesi nei quali si è condotto l’esperimento.

La conoscenza di base è stata integrate da quella “comune” della popolazione e dei maggiori operatori sul territorio; si è creato un sistema di conoscenze e indicazioni operative sempre aggiornabile da parte di chiunque vi voglia partecipare.

A cosa serve? Per ogni richiesta che prevede trasformazioni del tessuto urbano e rurale è possibile fare riferimento a regole riconosciute e condivise. L’assunto di base è che per gestire le trasformazione del paesaggio bisogna far riferimento a regole (talvolta dimenticate) che nei secoli hanno determinato l’attuale assetto. Un linguaggio condiviso.

Per capire come funziona basta andare sul sito che lo ospita.

Certo il percorso è ancora agli inizi, ma quello che è stato fatto dimostra che può funzionare e che con un po’ di sforzo potrà diventare un patrimonio di tutta la popolazione.

Esperienze come queste possono essere oggetto di attenzione da parte dei candidati. Possiamo tentare, come a Scansano, di ritrovare tutti insieme le regole della trasformazione del paesaggio?  Non è detto che si debba necessariamente seguire quella strada. Ci dicano però quali sono le loro intenzioni in materia.