di Anna Duchini

“A Chiusi saranno piantati trentotto alberi, più o meno la metà dei settantasette bambini nati nel 2009. In questo modo originale, e particolarmente utile all’ambiente, il Comune intende celebrare l’annuale Festa dell’albero”. Con queste parole l’addetto stampa del comune ci fa sapere che quest’anno verrà piantato un albero ogni due nuovi nati nel comune. E’ davvero un modo originale di rispettare le leggi dello stato… al 50%. 

Nel gennaio 1994 ho avuto un figlio. Essendo da un paio d’anni in vigore la legge 29 gennaio 1992, n°113 “Obbligo pr il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato a seguito della registrazione anagrafica” meglio conosciuta come legge Rutelli che prevede che i Comuni si impegnino a piantare un nuovo albero per ogni neonato, mi feci promotrice di una raccolta di firme tra i neo genitori per sollecitarne l’attuazione

Furono raccolte le firme anche presso l’ambulatorio pediatrico del dottor Storelli e inviate al comune. Un consigliere di minoranza non mancò di presentare un’interrogazione per sollecitare una risposta dell’amministrazione. Non avendo avuto nessun tipo di risposta mi sono rivolta al Prefetto il quale ebbe la cortesia di farmi sapere che si era attivato presso il nostro comune ma che il sindaco aveva risposto che non erano disponibili aree per ottemperare a questo obbligo. Quindi dopo firme, interrogazione e intervento del prefetto la legge è rimasta bellamente inattuata. Con sprezzo del ridicolo, l’attuazione di questa disposizione di legge fu messa come punto programmatico  nella brochure elettorale che portò Ceccobao alla carica di sindaco. Anche in questo caso ovviamente è rimasta lettera morta.

E dopo tanti anni, se nevengono fuori dicendo che la applicheranno al 50% per i nati del 2009; e se ne vantano pure! Che paese originale!