di Giorgio Cioncoloni

Caro Paolo Giglioni, visto che non ci date la possibilità di farlo pubblicamente, e ormai penso che non ce la darete più, perlomeno in tempo utile, approfitto di questo strumento per esprimere il mio parere sulla tua dichiarazione di qualche giorno fa. Non prenderla, come al solito, per una lezione, perché tale non vuole essere, né vuole essere un parere autorevole, ma solo l’opinione di un semplice cittadino che vuole bene al proprio paese e che, dal Pds in poi, ha sempre votato per questo partito e ha ricoperto, negli ultimi quindici anni, alcuni incarichi, sia amministrativi che politici, sempre con spirito di servizio, prima di abbandonare l’impegno perché profondamente deluso da come veniva gestita la politica, soprattutto a Chiusi. Un elettore che, nonostante tutto, spera ancora che il Pd, sia a livello nazionale che locale, riesca ad imboccare la giusta strada per guidare un rinnovamento, politico ed amministrativo, che la nostra società merita, dopo anni di delusioni.

Nel tuo intervento ti sei lamentato di dover rincorrere ogni giorno le esternazioni di una serie di esponenti del tuo partito, invece di ritornare a parlare di cose serie. Ma le esternazioni di cui parli sono cose serie di cui è giusto e doveroso che tu ti occupi. Gli iscritti, ed io penso anche gli elettori, che lo statuto del Pd accomuna, HANNO DIRITTO di conoscere la versione ufficiale di ciò che sta succedendo, MA QUELLA VERA E NON QUELLA DI COMODO, in modo da impedire le strumentalizzazioni provocate dalle voci che ogni protagonista di questa squallida vicenda ha interesse a far circolare. HANNO DIRITTO di sapere che cosa c’è dietro tutte le manovre che via via vengono portate alla luce, non dalle sirene, ma dalla libera stampa e dalla libera discussione, nonostante tutti i tentativi di insabbiamento e di intimidazione. La vecchia teoria che “i panni sporchi si lavano in casa e poi si esce con il bucato superbianco” non è più in linea con lo spirito di un partito che dovrebbe fare della trasparenza il suo cavallo di battaglia. Non è possibile che gli iscritti, a cui, quando fa comodo, viene data la massima importanza, in questa situazione di crisi vengano convocati una sola volta e poi vengano tenuti all’oscuro di tutto, tanto che sono costretti a chiedersi fra di loro, come è avvenuto in questo blog, quali siano i numeri giusti, senza peraltro sapere che quei numeri non dovevano nemmeno esistere.

Chi ha diffuso quei numeri probabilmente lo ha fatto, scorrettamente, a proprio uso, tanto che ve ne sono dei più svariati. Non è possibile che venga ritenuto normale che in una riunione, nel cui ordine del giorno si prevede solamente di individuare il percorso per giungere alle candidature, decine di partecipanti si preoccupino solo di fare i nomi di possibili candidati. E’ chiaro che quei nomi sono stati il frutto di una campagna di sponsorizzazione scorretta che il segretario doveva bloccare o quantomeno invalidare.

Non è possibile fare finta che tutto questo sia normale e procedere come se niente fosse successo. Questa è mancanza di quella responsabilità che chiedi ma che anche tu devi avere. Invece di tappare le orecchie ai tuoi compagni racconta a tutti come stanno veramente le cose. Il segretario di un partito dovrebbe spalancarsele le orecchie, per comprendere meglio ciò che la società esprime, e non tapparsele. Come puoi pensare di poter far svolgere delle primarie di coalizione regolari, ammesso che questo sia il vero obiettivo, facendovi partecipare il responsabile, o i responsabili, dello sconquasso in atto? Pensi che sarebbero elezioni vere oppure falsate da mesi e mesi di propaganda scorretta? Chi è stato causa della situazione politica che stiamo vivendo non può essere degno di essere eletto sindaco del NOSTRO paese!