di Carlo Giulietti

Prendendo spunto dalle considerazioni dell’”anonimo chiusino”, ma non solo, vorrei farne alcune a mia volta. Premesso, che secondo me, in un blog come questo più persone danno il loro contributo di idee, informazioni, punti di vista, disapprovazioni quando servono, ma anche apprezzamenti, sui fatti locali, sugli affari pubblici e più interesse può suscitare, penso anche che sia ora che la gente cominci o ricominci a metterci la faccia, a partecipare in modo effettivo alla vita politica della città. Secondo Socrate tutti i cittadini, che ne avevano la capacità, dovevano partecipare alla vita politica della polis. Chi pensava solo ai fatti suoi non era un uomo libero, ma solo un servo o uno schiavo. Credo che dovremmo riappropriarci di questo concetto. Certo, quando viveva Socrate “erano altri tempi”, mica c’era la Tv, i reality, le partite, il lavoro frenetico ecc., dirà qualcuno, ebbene allora non ci si lamenti che i partiti sono lontani dalla gente, che chi governa fa come gli pare e via dicendo. Troppo comodo limitare l’impegno al momento del voto e magari, solo se il tempo è brutto (altrimenti ci sono altre cose da fare). Non credo che …..“ tutto quell’insieme di persone, e se non sono una massa oceanica sono comunque in buon numero, hanno voglia di far sentire la loro, credo, dovranno organizzarsi autonomamente al più presto per trovare le loro forme di rappresentanza.”……, ci siano così tante persone che fremano dalla voglia di impegnarsi a fare qualcosa per il nostro paese, come suppone l’anonimo autore dell’articolo.

Mi dispiace e spero di sbagliarmi, ma mi chiedo perché finora non si sono mostrate. Forse pensavano che anziché perdere tempo a discutere nei partiti (da sempre sede per eccellenza della politica), “tanto non serve a niente”, fosse più semplice criticare da fuori, “tutto sbagliato , tutto da rifare!” ? … pensiero pericoloso!! Io ho esperienza diretta per il partito cui sono iscritto, ma non credo che in altri sia diverso, generalmente è difficile riuscire a riunire poco più di una decina di persone, se poi si deve trovare qualcuno che si impegni attivamente, non se ne parla, specialmente se giovane o donna, salvo poche eccezioni. Non vale, dire che spesso le discussioni sono organizzate su argomenti poco concreti, lontani dagli interessi della gente, perché a tali riunioni si potrebbe anche  andare a dire questo e a chiedere che si affrontino con i cittadini i problemi che li riguardano direttamente, io quando ne ho avuto l’occasione l’ho fatto, ma tante voci valgono più di una sola. In ogni modo, perché non sia frainteso il mio pensiero relativamente alla partecipazione dei cittadini alla vita politica locale, concludo dicendo che la mia proposta per la prossima amministrazione comunale e quindi per il prossimo sindaco, è di elaborare un’ “ Agenda 21 locale” (senza impegni anacronistici naturalmente) e quindi di entrare a far parte dell’associazione del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane (http://www.a21italy.it/IT/associazione.xhtml ). Peraltro ho già prospettato la cosa al responsabile locale del mio partito e spero venga presa in considerazione da chi si candiderà all’elezione per il centro sinistra.

Questo per i cittadini   potrebbe essere una sufficiente garanzia, che chi li rappresenterà , amministrerà anche in loro conto e ascoltando anche il loro parere, sempre che, come spero, ci sia veramente questo desiderio di contribuire in prima persona e non sia solo una mia illusione e di pochi altri. Qualcuno in un’occasione ha obiettato, “ci vorrebbero due sindaci, uno che amministri e uno che parli con la gente” io penso invece sia sufficiente che chi fa il sindaco faccia solo quello, senza avere una decina di altri incarichi politici. Se poi il compenso (poco più di 2000 euro sono in effetti pochi per  l’impegno e le responsabilità che richiede amministrare un comune come il nostro) è relativamente basso, nulla vieta che finito il mandato, da prendere come un impegno civile e non come il mezzo per guadagnare o fare carriera, si ritorni a lavorare come qualunque cittadino. Cosa che peraltro si fa in vari paesi democratici. Illusioni?

Relativamente a pubblicare o meno in forma anonima, a richiesta penso si possa anche fare, ma solo se la mail arriva firmata, anche se sarebbe auspicabile, casi simili non si verificassero e ognuno si “esponesse” senza alcun timore.