di Luciano Fiorani

E poi ci si lamenta che si leggono pochi giornali. L’uscita dell’edizione chiusina del Gazzettino senese ha scatenato un putiferio politico. Il Pd chiusino ha sospeso le sue assemblee e investito della questione gli organi provinciali del partito, lunedì in Consiglio comunale si parlerà di quel foglio, ma la “grande” stampa locale non si cura della faccenda. Né La Nazione né Il Corriere di Siena hanno menzionato l’accaduto. Neppure i blog velinari di Siena e provincia, per la verità, hanno preso in considerazione l’accaduto. Tutti così presi dal decantare le bruschette con l’olio novo non hanno avuto il tempo di dare uno sguardo alla politica.

Ma, per chi ancora non l’avesse capito, le due maggiori testate giornalistiche che fanno cronaca locale sono decisamente strabiche; con la prima pagina che guarda a destra e quelle locali a sinistra, o meglio verso il Pd. E allora se litigano Veltroni e Bersani ci informano con dovizia di particolari ma se succede uno scandalo nel Pd di Chiusi si guardano bene dall’informare i loro lettori. Cioè, non è che non vogliono informarli è che la preoccupazione prima è di non disturbare il manovratore che da queste parti si chiama Partito democratico.

Questi signori che non hanno mai mancato di spiegarci la differenza tra la libera stampa occidentale e quella asservita e imbavagliata dei regimi dittatoriali ogni qual volta si presenta l’occasione confermano di predicar bene e razzolare malissimo. Purtroppo quello dell’informazione non è un aspetto secondario del livello di civiltà e ritrovarsi con una stampa che fa la paracula non è un buon segno.

Certo nella Corea del nord sono messi molto peggio, ma se poi gli indicatori di Freedom House, quanto a stampa libera, ci collocano al 73° posto, a pari merito con Tonga, dobbiamo smetterla di meravigliarci. Il perchè, ce l’abbiamo sotto gli occhi ogni mattina; non c’è bisogno di andare in edicola basta andare al bar a prendere un caffè e dare uno sguardo a certi giornali.