di Roberto Donatelli

Nel 1964 sono andato in Inghilterra, avevo 22 anni (ah!), e sono tornato nel mio Paese nel 2001. Anche in Inghilterra ci sono Partiti (solo 2 per fortuna) e, dentro i partiti varie fazioni. Anche in Inghilterra ci sono “mazzette”, politici che fanno il loro interesse personale, “capi bastone” e via dicendo. Quello che manca è la “lista civica”.

Esiste quello che viene chiamato “law of the land”. In breve, un senso civico che sorpassa sia il Partito che la legge, e a cui tutti fanno riferimento. Cioè, questa o quella cosa quanto è valida per il benessere comune, sia di una particolare zona o della Nazione? Ora, non voglio entrare in una discussione filosofica che sarebbe fuori luogo, o fare un confronto fra l’Italia e l’Inghilterra che sarebbe ingiusto ed impossibile. Noi siamo ai primi vagiti come Nazione. L’Inghilterra si è forgiata attraverso secoli di storia in cui è successo tutto e di più.

Tornando alla lista civica. In Italia tutti i Partiti fanno riferimento ad un gruppo centrale che decide se le scelte politiche effettuate dalla base sono valide o no. Per lo meno questa è l’impressione generale che mi sono fatto io in questi anni. A me sembra una relazione, come dire, strana. Come si riconciliano, per esempio, gli interessi di una “base” che vive in una particolare zona con quelli del “gruppo centrale” che vive in un’altra realtà? Se si ignorano le “direttive” siamo “traditori”?

La lista civica potrebbe spezzare questo legame, come dire, incestuoso, ma, per farlo deve  presentare un programma chiaro e preciso, non  promesse in generale. Per esempio, riguardo Chiusi (rimando all’articolo  “Chiusi un paese più unico che raro” ) deve presentare un programma specifico all’argomento. Questo sarebbe il panorama ideale, ma se questo non succedesse, rimango dell’opinione che “la lista civica” potrebbe portare in Italia quel senso dato dal “law of the land” che al momento è totalmente assente, sopraffatto da interessi personali, da “direttive di questo o quel partito”, dal senso di “tradimento” che questo sistema induce, e via dicendo.