di Luciano Fiorani

La prima uscita pubblica di Sinistra Ecologia e Libertà, in questa campagna elettorale, è stata tenuta a battesimo da Claudio Fava, coordinatore nazionale del partito. Di fronte ad un discreto pubblico l’oratore ha spiegato i motivi fondativi del nuovo partito incentrando il discorso sulla costruzione di un nuovo orizzonte politico e culturale da contrapporre al berlusconismo. Perchè il cavaliere prima o poi lascerà, ma le idee e i valori che hanno sorretto la sua egemonia rimarranno a lungo, ed è questa la sfida che sta di fronte a chi vuole cambiare il paese e non si accontenta di cambiare un governo. Serve, secondo Fava, una grande operazione di verità e di responsabilità della politica. 

L’assemblea, naturalmente, si è anche occupata dei temi riguardanti la campagna elettorale. Patrizi ha illustrato per sommi capi le linee guida del programma di Sel che vanno dai trasporti alla valorizzazione del patrimonio storico artistico, dalla cultura e gli spettacoli alla qualità dell’ambiente (piano strutturale) e della vita, per concludere con alcuni temi generali (acqua pubblica, nuovo stadio, ex fornace, frigomacello).

Il dibattito ha visto posizioni unanimi sulle questioni nazionali illustrate da Fava, mentre per quanto riguarda le vicende locali è emerso un più articolato panorama di opinioni. Il nodo centrale è stato il modo di fare politica a Chiusi e l’alleanza con il Pd. Pascucci, esponente della segreteria comunale del Pd, ha teso a minimizzare i problemi interni di quel partito e ha auspicato che l’alleanza possa essere riconfermata. Laurini ha, con il suo intervento, ribadito la linea di Sel: confronto franco col Pd e alleanza solo se si verificano convergenze programmatiche.

L’impressione  che si è avuta è quella di un partito che non ha paura a discutere in pubblico e che ha nell’area dei simpatizzanti la parte più critica verso la politica di alleanza con il Pd locale e verso certi metodi di gestione interna.

Intanto nella sede di piazza Garibaldi e nella bacheca del partito è ben visibile un volantino che usa toni severi nel crititcare l’operazione Gazzettino e chiede al Pd un confronto più serrato e tempi certi. Ma per ora di certo è che tra poco sarà Natale.