di Giorgio Cioncoloni


Vorrei dire a Simone Agostinelli che sarebbe il caso di fare chiarezza e incominciare a distinguere quelle che sono solo polemiche personali fra singoli, perfettamente legittime, e quelle che invece sono le posizioni ufficiali delle varie liste in campo, altrimenti si fa solo confusione strumentale che non produce nessun risultato.

Se esponenti della “Primavera di Chiusi” fanno, o hanno fatto, affermazioni offensive nei confronti degli avversari politici, lo fanno, o lo hanno fatto, a titolo personale, ed io inviterei loro a cessare questo tipo di atteggiamento. L’invito lo vorrei estendere anche agli esponenti delle altre liste perché anche nei nostri confronti circolano espressioni poco piacevoli e poco edificanti per la parte politica da cui provengono.


Detto questo Agostinelli non si può indignare se qualcuno gli ricorda che qualche mese fa egli faceva parte di un gruppo di esponenti del Pd che giudicava negativa l’esperienza amministrativa degli ultimi otto anni e che ha lottato per impedire che Stefano Scaramelli fosse il candidato a sindaco. Se adesso ha cambiato idea e ritiene che quella discontinuità, richiesta con forza per mesi, sia garantita dallo stesso Scaramelli e dalla lista di cui egli stesso fa parte, ne prendiamo atto senza per questo giudicarlo.


Noi non facciamo differenza tra buoni e cattivi ma solo fra credibilità e non credibilità. La nostra posizione ufficiale non è né di offesa né di lesione della dignità di nessuno ma semplicemente quella di affermare che chi è portatore di questi atteggiamenti perde la propria credibilità. Questo vale anche per la proposizione dei programmi che, per essere attendibili, hanno bisogno che chi li propone abbia una forte credibilità che noi non riconosciamo alla lista di cui Agostinelli fa parte.