di Elisa Leandri

La discussione apertasi in Chiusinews, sugli orari di apertura al pubblico del Museo Civico, non è priva di spunti per un approfondimento utile ad una gestione di qualità del Museo stesso e per iniziative mirate all’incremento turistico locale e di area.

Anche noi come Coop. Clanis Service, gestore del Museo Civico “La Città Sotterranea”, partecipiamo con piacere alla discussione affrontando il merito delle questioni ed il contesto entro il quale si svolgono.

Indubbiamente uno degli aspetti che rende particolarmente difficoltosa la fruibilità del Museo è la posizione quasi nascosta dell’ingresso della struttura in via Seconda Ciminia; ovvero una strada secondaria che risulta completamente estranea ai principali percorsi turistici di Chiusi. La collocazione, in Piazza del Comune, di un cartello mobile che indica la presenza della struttura è una modesta iniziativa sperimentale della società che però si sta dimostrando efficace, ma da sola non è sufficiente a dare importanti risultati. Al momento è stata l’unica soluzione fattibile. Crediamo che una seria e qualificata segnaletica informativa, non solo del Museo Civico, diffusa nel territorio e particolarmente nei punti nevralgici di accesso alla Città e della zona, debba essere un obiettivo non più derogabile.

Ciò non esclude attività altrettanto importanti che possono parallelamente essere messe in atto. Infatti dal nostro lavoro quotidiano apprendiamo costantemente che la maggior parte dei turisti che vengono a visitare il Museo hanno generiche conoscenze e scarse informazioni delle ricchezze fruibili di cui il nostro paese dispone. L’accesso al Museo avviene esclusivamente attraverso visite guidate con partenza dai locali in via Seconda Ciminia, dove è allestita la prima sezione “Il Labirinto”. E’ indubbio che lo spostamento da questa prima sezione alle altre due, “Attività produttive” e “Sezione Epigrafica” (con accesso in via Baldetti), con la temporanea chiusura di una parte della struttura, arreca disagi e problemi organizzativi. D’altronde la soluzione alternativa, e cioè la presenza contemporanea di due operatori, non è economicamente sostenibile.

 A questo proposito vogliamo ricordare che il costo del biglietto, di soli € 3,00, comprende l’accesso al Museo e una visita, guidata da personale qualificato di una durata di almeno 40 minuti. Con il ricavato dei biglietti la nostra società deve coprire tutti i costi di gestione.

Rendere più fruibile il Museo è interesse della collettività, ma è anche il nostro. Quando i flussi turistici sono maggiori, non ci sottraiamo dal sostenere il costo del secondo operatore e teniamo aperta la struttura sette giorni su sette, aumentiamo il numero delle visite da 6 a 10 al giorno, facciamo le aperture notturne, effettuiamo visite guidate fuori degli orari di apertura in ogni momento dell’anno.

Ma quando, nella stagione invernale, l’affluenza turistica è bassissima questa non può essere incentivata con una maggiore apertura della struttura. Il patrimonio culturale, per Chiusi, è una risorsa e una opportunità, ma potrà esserlo ancora di più se riusciamo a collocarlo in un processo di valorizzazione che guardi ad un territorio più vasto e ad una nuova capacità imprenditoriale che sappia mettere insieme professionalità, investimenti ed iniziativa privata e pubblica.
Noi, Coop.Clanis Service, non ci sottraiamo dal misurarci con questi obiettivi, sono il nostro futuro, e lo faremo, recependo indicazioni e suggerimenti che miglioreranno il nostro fare anche nell’interesse della collettività.
Grazie per l’ospitalità.