di Luciano Fiorani

In un paese della Toscana del sud è stato aperto, alcuni mesi fa, un nuovo piccolo convento. I frati non sono molti, si autogestiscono, e la piccola comunità è vista con simpatia. Poi comincia a filtrare all’esterno qualche trascurabile disaccodo. L’armonia non è più quella dei primi giorni, è evidente, ma, tutto sommato, il piccolo convento resta una nuova piccola realtà del paese.

Poi un bel giorno ai fraticelli si prospetta la possibilità di una bella scampagnata, devono però decidere se noleggiare un pulmino o affidarsi ai vecchi sandali. La maggioranza dei fraticelli decide per il pulmino; se lo possono permettere perchè hanno da parte qualche risparmio e poi è scattata nei più l’eccitazione di un viaggetto inusuale. Con i vecchi sandali sanno bene come si cammina. Al momento della decisione è presente il guardiano dell’abbazia che ha giurisdizione sul piccolo convento.

La votazione si svolge con una certa concitazione e i fraticelli si dividono; sei sono per il pulmino e quattro per i sandali. Che la maggioranza dei fraticelli abbia scelto il pulmino, scoprono però con sorpresa, che non ha alcun valore. La decisione, infatti, per essere valida deve essere presa all’unanimità. Queste sono le nuove regole con cui il padre priore annulla la decisione e ordina che la scampagnata venga fatta col solito vecchio mezzo di locomozione: i sandali.

Abbiamo riportato questo insignificante fatterello semplicemente per ricordare che ogni convento ha le sue regole.

Ah, stavamo per dimenticare di dirvi che quel piccolo convento si chiama: Circolo di Sinistra, Ecologia, Libertà di Chiusi.